Pozzecco in lacrime saluta Varese

La conferenza stampa dura pochi minuti, il tecnico è costretto ad indossare degli occhiali ma alla fine dell'intervista scoppia il suo commevente pianto
Pozzecco in lacrime saluta Varese
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VARESE  - È durata pochissimi minuti la conferenza stampa con cui Gianmarco Pozzecco avrebbe dovuto svelare le ragioni delle sue dimissioni da coach della Openjobmetis Varese. Sopraffatto dall'emozione, il tecnico si è limitato a scusarsi con tutti. "Sì, mi scuso con la società che ha cercato in tutti i modi di convincermi a restare. Mi scuso col mio staff, sempre paziente ed entusiasta di lavorare al mio fianco. Mi scuso coi miei giocatori - ha aggiunbto citandoli per nome a uno a uno - avrei forse dovuto amarli di più".



"Mi scuso con il personale della società, felicissimo del fatto che io fossi ritornato a casa - ha aggiunto Pozzecco -. Mi scuso con i tifosi, dei quali non sono riuscito a ripagare l'immensa fiducia e l'affetto che ho sempre avvertito nei miei confronti. Forse sarebbe stato più facile andare avanti, anche in virtù di questa fiducia di società e tifosi, ma, come ho sempre pensato e detto, il bene della Pallacanestro Varese viene prima del mio e così ho deciso di porre fine a questa avventura che considero comunque fantastica". Poi Pozzecco si è alzato e ha lasciato la conferenza stampa. A pesare sulla sua decisione sono stati evidentemente i risultati negativi ottenuti sin qui dalla sua Openjobmetis: 13 sconfitte in 19 partite di campionato, 8 nelle ultime 9 giornate, addirittura 7 in 9 partite disputate di fronte al pubblico amico del PalaWhirlpool. E a poco valgono le attenuanti per i seri infortuni occorsi prima a Kangur e poi a Diawara, due giocatori cardine della squadra varesina costretti a lunghe assenze. E forse a far decidere di compiere un passo indietro al tecnico sono state anche le dimissioni presentate la scorsa settimana dal general manager Francesco Vescovi, un'altra bandiera della Pallacanestro Varese, si dice per insanabili contrasti con lo stesso Pozzecco sulla gestione della squadra. "Abbiamo cercato di convincere Pozzecco a recedere dalla sua decisione - ha spiegato Stefano Coppa, presidente della Pallacanestro Varese - ma Gianmarco è stato irremovibile. In ogni caso, resterà in società, con funzioni che andremo a definire prestissimo: lui è un patrimonio sul quale abbiamo investito e che non intendiamo assolutamente perdere". E al presidente Coppa non è rimasto che presentare Attilio Caja, nuovo allenatore della Openjobmetis, tecnico di lunga milizia, chiamato a risollevare le sorti di una squadra che rischia seriamente di essere coinvolta nella lotta per evitare la retrocessione. "La situazione è difficile - ha ammesso il nuovo allenatore dopo un colloquio con il suo predecessore - la Openjobmetis è in questo momento una barca in balia delle onde ma dobbiamo cominciare a remare tutti nella stessa direzione. Mi sento molto coinvolto, partecipe, responsabile, anche perchè Varese, e non è retorica, è nella storia del basket. Mi serve qualche giorno per valutare le risposte che avrò dal gruppo, ora non posso pensare al mio piatto preferito ma a cucinare una minestra con gli ingredienti che ho a disposizione. Nuovi giocatori? Valuteremo nei prossimi giorni se sarà necessario intervenire in questa direzione e se ci sarà una possibilità di operare in questo senso". Attilio Caja continuerà ad avvalersi della collaborazione dello staff tecnico che aveva affiancato Gianmarco Pozzecco e cioè i viceallenatori Ducarello e Jemoli e il preparatore atletico Armenise.

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