Golden State-Cleveland: signori, a voi le Finals

Inizia nella notte la serie che assegna il titolo NBA. Tutti gli occhi su Steph Curry e LeBron James. Nati nella stessa città e nello stesso ospedale...
Golden State-Cleveland: signori, a voi le Finals
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ROMA - Tutto pronto all'Oracle Arena per gara1 delle Finals NBA, evento atteso quarant'anni nella Baia di San Francisco. Golden State Warriors contro Cleveland Cavaliers, si comincia stasera, alle 3 del mattino in Italia.

LeBron James contro Stephen Curry, il carroarmato umano contro il cecchino dal fisico dell'impiegato alle poste, è naturalmente il tema sulla bocca di tutti. A maggior ragione per il fatto che le due superstar provengono dalla stessa città, Akron, Ohio, un'ora circa di strada da Cleveland. E sono nati nella stesa clinica, l'Akron City Hospital, anche se a due anni di distanza...

Due rookie coach in finale, uno dei due sarà automaticamente campione NBA. David Blatt che viene dall'Europa (è stato anche campione d'Italia a Treviso) e Steve Kerr (nella foto con Curry) che prima faceva il commentatore televisivo. E' l'NBA che cambia pelle, che coinvolge nuove città. Cleveland ad esempio non solo non ha mai vinto un titolo NBA, ma attende una vittoria in uno qualunque dei quattro grandi sport di squadra professionistici da 51 anni.

In realtà alla vigilia si è parlato moltissimo anche di Kyrie Irving, perché la sua presenza sembrava incerta. Le ultime lo danno invece sicuramente in campo, nel suo ruolo di scudiero preferito di LeBron. Con Kevin Love sempre in borghese, l'esplosivo play dei Cavs è un importante secondo violino e potrebbe essere l'uomo che fa la differenza, anche se la tendinite a un ginocchio lo può limitare.

Per King James, alla quinta finale consecutiva, la sesta in carriera considerando quella giocata e persa (contro San Antonio) coi Cavs nel 2007, avere Irving è fondamentale: "Kyrie anche a mezzo servizio è meglio di non avere Kyrie. La loro difesa dovrà comunque rispettarlo". Anche se è lui, LeBron, quello sempre al centro del mirino di tutti, avversari e critica. "Ma quello di adesso, per come sto di testa e di fisico, è probabilmente il miglior LeBron James di sempre” dice lui di sé stesso.

Per parte loro i Warriors si fanno forza del miglior record della lega e dell'impatto della Oracle Arena: quello di Oakland, col suo perenne muro di magliette gialle, è il campo più caldo dell'NBA. Figuriamoci cosa potrà essere in un'occasione del genere, visto che sulla Baia le Finals non si giocavano da quarant'anni tondi.

In campo, Curry sembra tornato a stare bene dopo la spaventosa caduta di gara4 a Houston, quando ha battuto la testa. Proprio come Klay Thompson, che a sua volta ha avuto l'ok dai medici dopo la commozione cerebrale patita in gara5 in casa. Insomma, Gli Splash Brothers hanno avuto problemi simili contro i Rockets, ma sono pronti.


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