L'accusa di Sardara: "razzismo contro Lawal"

Il presidente di Sassari attacca per i "buh" contro il suo pivot. E minaccia di non giocare se non verranno presi provvedimenti
L'accusa di Sardara: "razzismo contro Lawal"
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ROMA - Fino a gara4 si era parlato della serie finale Reggio Emilia-Sassari come della più bella di sempre dal punto di vista del comportamento del pubblico, con le due tifoserie cordialmente unite in un grande abbraccio all'insegna del tifo pulito e dell'amiciza.

Gara5 però fa esplodere il caso. E' Stefano Sardara a lanciare accuse di razzismo nei confronti di Shane Lawal (foto), autore di una prestazione immensa (21 rimbalzi, record ogni epoca per una finale scudetto, e 17 punti) al PalaBigi. "Più ci penso e più non riesco a digerire gli insulti razziali contro Shane. Se ricapitano e nessuno interviene, noi non giochiamo finché non verranno presi i giusti provvedimenti" ha detto il presidente della Dinamo.

Parole pesanti, rilanciate in un lampo da tutti i media, che rischiano di spezzare il clima di grande rispetto in cui si è giocato finora. Sardara è tornato sull'argomento poco dopo, precisando: "Non c'entra nulla la partita, si tratta invece di stigmatizzare il comportamento di alcuni imbecilli che nel terzo millennio pensano ancora di poter usare gli insulti razzisti per sfogare le proprie repressioni. Occorre una reazione ferma: se tutti insieme non stigmatizziamo questi comportamenti, anche il nostro sport si ammalerà, come avvenuto da altre parti".

Domani a Sassari gara6, con Reggio Emilia (di nuovo fuori per infortunio Lavrinovic) che conduce la serie 3-2 ed ha la storica occasione di cucirsi sul petto il suo primo scudetto.


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