Eurolega, Milano all'esame CSKA

Alle 19 impegnativo esordio europeo per l'Olimpia di Pianigiani
Eurolega, Milano all'esame CSKA
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ROMA - Archiviata la prima giornata delle squadre italiane impegnate in Eurocup e Champions League, oggi  alle 19 toccherà all'Olimpia Milano che esordirà in Euroleague contro il CSKA Mosca in quello che si presenta come il primo scoglio di un vero e proprio tour de force che i meneghini affronteranno in questo inizio del cammino europeo: dopo l'impegno contro il CSKA di questa sera infatti gli uomini di Pianigiani affronteranno nell'ordine Fenerbahce, Real Madrid, Barcellona e Maccabi Tel Aviv . I biancorossi questa sera non potranno fare affidamento su Pascolo, Dragic, Young e su Cinciarini che è alle prese con un problema ad un dito della mano destra, mentre il CSKA - che resta una delle principali candidate alla vittoria finale visti gli importanti innesti di Leo Westermann e del "chacho" Sergio Rodriguez fatti in estate per rimpiazzare la partenza di Teodosic - non potrà contare su Viktor Khryapa. 

EUROLEAGUE STRAORDINARIA - L'obbiettivo primario dei meneghini, che si sono rinforzati con giocatori di primissimo livello continentale come Theodore, Goudelock, Young e Goudaitis, è ovviamente quello di cancellare definitivamente dai ricordi la scorsa stagione europea culminata con l'ultimo posto in graduatoria finale per poi cercare nel giro di un paio d'anni di stabilizzarsi tra le prime otto. Per far questo però serviranno durezza fisica e mentale e tanta voglia di lottare su ogni pallone, caratteristiche che Pianigiani, alla vigilia dell'esordio, ha chiesto ai suoi ragazzi di mettere sempre in campo: «Parte un’EuroLeague straordinaria – spiega Pianigiani -, al suo secondo anno con un format nuovo, e tutti hanno desiderio ed eccitazione di giocare una competizione che ormai è un vero campionato ed esprime il più alto livello al mondo dopo la NBA. Questo comporta durezza, difficoltà, ma anche l’importanza di esserci, un grande senso di responsabilità e tanta voglia di competere. Sappiamo che l’inizio ci obbliga a giocare contro tre delle migliori squadre al mondo fuori dalla NBA. Il grado di difficoltà lo conosciamo ed è esasperato dalla consapevolezza di essere molto nuovi e solo ai primi passi di un percorso di crescita che sarà lungo. Il desiderio è fare il meglio possibile, lottare su ogni pallone, essere duri mentalmente per dimostrare qualcosa a noi stessi prima che agli altri. Questo è lo spirito con il quale dobbiamo avvicinarci alla competizione, senza il timore di non essere pronti – sappiamo che l’impatto può essere difficile – ma con la gioia di giocare, consci che a questi livelli dovremo resistere a sconfitte anche dure, perché succederà a tutti, anche alle squadre migliori, che hanno identità, continuità di roster e giocano per vincere. A maggior ragione una squadra come la nostra dovrà avere la capacità di tenere la barra dritta, di prendere ogni singola gara, direi ogni singolo possesso, per avere indicazioni necessarie per migliorarsi ed essere più competitivi della partita precedenti. Se sapremo farlo ci toglieremo delle soddisfazioni. La nostra voglia è quella di scalare posizioni, partendo dall’ultimo posto dello scorso anno per poi arrivare entro un paio di anni a giocare davvero per i playoffs».


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