Milano sfata il tabu Eurolega e schianta l'Unicaja

Dopo quattro sconfitte consecutive i biancorossi tornano al successo battendo 101-87 l'Unicaja Malaga
Milano sfata il tabu Eurolega e schianta l'Unicaja
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ROMA - Missione compiuta. L'Armani Exchange Milano, dopo quattro sconfitte consecutive, ritrova il sorriso in Eurolega e lo fa battendo con un perentorio 101-87 l'Unicaja Malaga. Ad orchestrare la grande prova offensiva dell'Olimpia - che ha tirato con il 57.6% da due e con un irreale 62.5% da tre - ci ha pensato uno strepitoso Jordan Theodore che ha segnato sì 14 punti ma anche innescato a meraviglia con i suoi 11 assist i vari Goudelock (18 punti), Kuzminskas (17) e Micov (16) che hanno fatto vedere per larghi tratti del match quello che è lo straordinario poteziale offensivo di Milano. Dall'altra parte invece non sono bastati i 22 punti di Nemanja Nedovic e i 19 dell'ex Sassari Brooks. 

LA GARA - Milano fa subito capire che questa sera la musica è diversa partedo con grande aggressività e trovando quasi subito il +10 grazie ad un break di 11-2 ispirato da Theodore, Goudelocjk e Kuzminskas (16-6). Diaz e Augustine provano a scuotere Malaga ma è sempre Milano ad avere il pallino del gioco e a chiudere il primo quarto a +9 grazie al canestro che brucia la sirena di Jerrells (31-22). Il secondo quarto si apre nel segno di Soulade che tiene in scia l'Unicaja ma Milano è brava a reagire rispondendo anche alle giocate di Diez e Diaz e allungando fino al nuovo +11 con due triple in un fazzoletto di pochi istanti griffate da Goudelock (44-34).  L'Olimpia però, sul più bello si rilassa, e subisce le stilettate di Malaga che va negli spogliatoi a -6 grazie a Nedovic e McCallum (50-44). Questa fiammata agli sgoccioli del primo tempo galvanizza l'Unicaja che, appena uscita dagli spogliatoi, piazza un ulteriore 7-0 di parziale che porta al sorpasso iberico (51-50). Micov e Kuzminskas rimettono però quasi subito le cose a posto riportando a 6 lunghezze il vantaggio di Milano (61-55). Ancora una volta Malaga riesce a ritrovare il bandolo della matassa appoggiando il peso del suo attacco sull'ex Sassari Brooks che ispira il 69-68. Le triple di Micov e M’Baye sono ossigeno puro nei polmoni dell'Armani che entra nell'ultimo quarto con un vantaggio di 8 lunghezze che riesce a difendere con le unghie e con i denti e soprattutto con le stilettate finali di Goudelock, Theodore e Kuzminskas. 


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