Eurolega, Milano vola a Vitoria in cerca di conferme

Dopo aver battuto Malaga, questa sera alle 20.30 i biancorossi cercano il bis in casa dei baschi
Eurolega, Milano vola a Vitoria in cerca di conferme
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ROMA - Con il morale tornato ad alti livelli dopo aver ritrovato pochi giorni fa la via del successo in Eurolega contro Malaga, l'Armani Exchange Milano questa sera alle 20.30 fa visita al Baskonia Vitoria per cercare il secondo successo continentale di fila che darebbe slancio ad una stagione sin qui sotto le attese e permetterebbe ai meneghini di assicurarsi il doppio confronto diretto con i baschi (poche settimane fa furono battuti 92-85 al Forum), anche se, a dire il vero, al momento gli iberici sono in piena lotta per i playoff mentre l'Olimpia scalpita ancora per uscire dalle sabbie mobili della zona bassa della classifica. Per quanto riguarda la situazione infortunati, Milano, eccezion fatta per il lungo degente Patrick Young, si presenterà alla Fernando Buesa Arena a ranghi sostanzialmente completi e con due giocatori da tenere in tribuna per turnover mentre coach Martinez non potrà fare affidamento su Jordan McRae che ha terminato anzitempo la stagione per un infortunio alla spalla. 

CRESCITA - Oltre al successo, secondo l'opinione di coach Simone Pianigiani, l'obbiettivo di Milano è quello di proseguire, anche grazie all'aiuto di un Kuzminskas sempre più inserito nei meccanismi biancorossi, il percorso di crescita iniziato in queste settimane. L'importante sarà quindi essere aggressivi su tutto il campo, cercando di non farsi condizionare dalle fasi del match e di limitare il più possibile giocatori molto pericolosi come Voigtmann e Shengelia: «Come avevo detto anche prima di affrontarla a Milano – spiega Pianigiani – Baskonia ha uno dei roster più completi e intriganti di tutta l’EuroLeague. Hanno guardie di qualità, esperienza e caratteristiche che si combinano bene dopodiché ruotano molto i giocatori e con questo possono imporre ritmi alti in difesa e in attacco. Shengelia è stato finora il 4 più determinante della competizione perché gioca dentro e fuori. Accanto a lui possono mettere sia un centro tiratore come Voigtmann o uno più atletico come Poirier. A Madrid all’intervallo avevano già usato 12 giocatori produttivamente e hanno perso solo all’ultimo tiro. Noi vogliamo pensare solo a noi stessi e avere la capacità di affrontare tante situazioni tattiche differenti senza fermare palla e mantenendo il flusso del gioco. Sono concetti che stiamo ritrovando anche se l’assetto con Kuzminskas ha modificato un po’ la chimica di squadra. A Vitoria vorremmo anche noi distribuire le energie e attaccarli su tutto il campo perché non giochino con regolarità. In sostanza è una partita in cui vogliamo crescere e competere perché è quello che dobbiamo fare fino alla fine per vincere qualche partita in più di quelle punto a punto e scalare posizioni in classifica».

 

 


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