© FOTO SCHICCHIROMA - La tripla di Dusan Vuckevic che il 29 Marzo 2009 condannò la Fortitudo allora targata Gmac alla sconfitta per 75-74 è l'ultima istantanea legata al derby di Basket City che a tutt'oggi abbiamo. Stasera però questa sfida vivrà finalmente, dopo quasi otto anni di peripezie che con il campo ben poco c'entrano, il suo 104° atto. 58 i derby appannaggio della Virtus, 45 quelli conquistati dalla Fortitudo, e, anche se oggi non ci sono più in palio scudetti e Final Four di Eurolega, il fascino di questa sfida resta immutato, come se il tempo si fosse fermato. Questo lo si può ben percepire da mesi sotto i portici dove si respira quell'aria di un tempo, fatta di sana rivalità tra bianbcoblu e bianconeri, di sfottò senza fine che la tecnologia ha addirittura decuplicato rispetto ad allora e di tanta attesa per quella palla a due chi si alzerà, alle 20.45 alla Unipol Arena di Casalecchio davanti agli occhi di 9000 spettatori che hanno polverizzato i biglietti in men che non si dica e alle telecamere di Sky Sport 1 che trasmetterà la sfida in diretta. Perché, in fondo il derby è anche soprattutto questo: atmosfera, rivalità, storia, non solo campo.
VIRTUS E FORTITUDO: MOMENTI OPPOSTI E TANTI DEBUTTANTI - Il campo però non va trascurato e ci racconta di una Virtus che aspetta, in testa alla classifica e in un'ottimo stato di forma testimoniato dalla striscia aperta di otto vittorie consecutive, un'Aquila che, pur con i gradi di favorita per la promozione cuciti addosso dall'estate, ancora non ha trovato la giusta quadratura, punto di forza che lo scorso anno la portò in finale. La partenza di Roberts e l'arrivo di Nikolic, che dopo tre buone gare non è più riuscito a ripetersi e che forse stasera resterà ai box, sono un po' la cartina di tornasole di questo momento interlocutorio in casa biancoblu, ma la strada è ancora lunga e poi, si sa, quel che conta è farsi trovare pronti nel finale di stagione. Tra i giocatori che andranno in campo stasera soltanto Michelori e Mancinelli hanno già vissuto in prima persona il fascino di questo derby, ma a far da contraltare a tutto questo c'è il fatto che saranno tanti i giovani che avranno l'opportunità di vivere per la prima volta l'emozione di questo derby e perché no, deciderlo con le loro prodezze: si pensi ai Penna, Pajola e Oxilia da un lato e ai Candi, Campogrande e Montano dall'altro. Quel che è certo è che sugli spalti, dove è previsto il tutto esaurito con 9000 spettatori, e in campo le emozioni non mancheranno e che il basket ha ritrovato finalmente una delle sue sfide più nobili.