Basket nazionale, Messina alla Churchill

Il ct promette "sangue, sudore e lacrime" e accanto a Petrucci e Malagò ringrazia anche il suo predecessore: "Eredito da Pianigiani un gruppo che gioca assieme". E ammette: "Sono emozionato"
Basket nazionale, Messina alla Churchill© EPA
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ROMA – Il Salone d'Onore del Coni accoglie un Ettore Messina visibilmente emozionato: “Perché a differenza di 23 anni fa, quando arrivai per la prima volta in azzurro ed ero un ragazzotto che aveva ottenuto qualche successo con la Virtus Bologna, ora conosco il significato della nazionale, del suo onore e della sua responsabilità”. Messina sta per imbarcarsi sul volo che lo porterà a Phoenix, dove San Antonio giocherà domani, e nel frattempo dalla NBA arrivano notizie confortanti da Danilo Gallinari, 27 punti pure se Denver ha perso contro Oklahoma City 104-110.

CHURCHILL - Accanto al presidente del Coni Giovanni Malagò e al presidente federale Giovanni Petrucci, Messina aggiunge: “E' importante aver ereditato da Pianigiani una squadra che ha giocato bene assieme, con entusiasmo e che coltiva il sogno olimpico, con uno staff efficiente, moderno e competente. Una nazionale con le carte in regola per qualificarsi alle Olimpiadi, con talento, un vissuto importante perché ha giocato e vinto anche delle partite importanti ed è arrivata ad un passo dall'entrare tra le prime quattro degli Europei e forse avrebbe potuto arrivare anche in finale. Vorrei darvi qualcosa in cambio, mi piacerebbe potervi garantire Rio o certi risultati, ma non posso. Alla mia sinistra (riferendosi a Petrucci, ndr) c'è Franklin Delano Roosevelt, il presidente americano che consentì di superare la Grande Depressione: sa alimentare i sogni che sembrano impossibili. Io sono Winston Churchill, prometto sangue, sudore e lacrime”.

PETRUCCI – Il presidente federale si rivolge al ct chiamandolo Dottor Messina: “Ho sempre fatto così. Il ritorno di Messina è stato voluto all'unanimità, nessuno ha criticato la scelta. I risultati, il comportamento, la serietà, caro Messina tutti le vogliono bene. Oggi si dice 'grazie Messina che sei tornato in Italia'. Penso che non esiste un allenatore al mondo che lo fa gratis ma stiamo già lavorando per avere il rinnovo dopo il Preolimpico perché non dobbiamo far ricadere tutte le responsabilità del preolimpico su Messina. La qualificazione sarà difficile, troveremo avversarie forti, Messina ha detto: 'Presidente, vedremo, ma chi ci capiterà di fronte dovrà rispettare l'Italia'. Ribattezziamo il nostro ct il padrone della Nazionale. Rivolgo un applauso a Pianigiani, voglio ringraziarlo, grandissimo tecnico, ma il rapporto umano - probabilmente anche per il mio carattere - è stato diverso. Al Dottor Messina un grande in bocca al lupo".

MALAGO' – Il numero uno del Coni ha ricordato di essere coetaneo del nuovo ct azzurro: "Che è stato precoce: in panchina a 29 anni, in azzurro a 34 e vice campione d'Europa a 38. Ha vinto 4 scudetti, 6 titoli in Russia, 4 Coppe Campioni, 7 Coppa Italia. Ettore è stato il primo non americano ad allenare una squadra Nba, un percorso di grandissimi risultati. Alimentato anche dal suo profilo morale ed etico, e in un momento come questo è un dato importante. Conosciamo il valore degli sport di squadra: la nostra spedizione a Rio avrebbe ulteriore credibilità se riuscissimo ad ottenere la qualificazione olimpica nel basket, per questo c'è stato il nostro supporto per il Preolimpico a Torino".


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