Basket NBA, riscatto Cleveland LeBron vince all'overtime

A Chicago nell'antipasto della probabile finale a est James ne fa 36. I Bulls perdono Rose (caviglia) ma si illudono con Hinrich. Thompson rinnova con Golden State, Leonard boccia l'offerta Spurs
Basket NBA, riscatto Cleveland LeBron vince all'overtime© REUTERS
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NEW YORK – L'orgoglio dei campioni: 24 ore dopo il ko nel ritorno a casa, contro New York, LeBron James guida Cleveland all'immediato riscatto, ottenendo il primo successo nella seconda parentesi ai Cavs vincendo una sfida di alto livello come quella di Chicago, antipasto della probabile finale ad est.

EROE INATTESO - I Cavs vincono 114-108 al supplementare, grazie ai 36 punti di James, ma anche ai 23 di Kyrie Irving, compreso il gioco da tre che a 27” dalla fine forza l'overtime, e la sostanza di Kevin Love (16 punti e 16 rimbalzi). L'eroe inatteso è Tristan Thompson, 16 punti e 13 rimbalzi, di cui 12 offensivi (!). E così alla fine i Cavs, con James in testa, vanno ad abbracciare David Blatt, alla prima vittoria da coach NBA.

ROSE – Senza Jimmy Butler, Chicago perde anche Derrick Rose, che nel terzo quarto deve arrendersi ad una distorsione alla caviglia sinistra, problema che toglie il respiro allo United Center, visti i precedenti infortuni. Rose esce dopo due quarti da star (20 punti in 25'), ma come sempre i Bulls di Thibodeau sanno ovviare alle assenze. In difesa i Bulls firmano 14 stoppate (6 per Pau Gasol), in attacco le triple di Dunleavy (14), Brooks (11) e Snell (10) firmano la rimonta dal -10 del quarto periodo, poi Hinrich (20) riceve il testimone, e con 8 punti sembra regalare il successo a Chicago. Ma sul 98-93 a 47” dalla fine, Cleveland trova due liberi di James e il gioco da tre di Irving per il pari.

CIRCUS SHOT – James rompe gli indugi e apre il supplementare con un circus shot (layup rovesciato in volo), e un altro gioco da tre, Chicago rientra con la tripla di Dunleavy (104-106), ma qui Thompson diventa l'eroe, catturando il 12° rimbalzo d'attacco e schiacciando il 104-108.

MEMPHIS OK – Successo esterno anche per Memphis, che vince sul campo di Indiana 97-89 con i soliti Randolph (22 e 13 rimbalzi) e Marc Gasol (20) protagonisti. Milwaukee invece ha superato Philadelphia 93-81 con 25 di OJ Mayo. Nella sfida tra due dei rookie più attesi, è finita con una doppia doppia a testa: Jabari Parker ha portato ai Bucks 11 punti e 10 rimbalzi, Nerlens Noel ha dato 14 punti e 10 rimbalzi ai Sixers.

DERBY CLIPPERS – I Los Angeles Clippers vincono il derby contro i Lakers 118-111 con 39 di un Blake Griffin dominante, ma anche con i 22 dalla panchina di Jamal Crawford. Ai Lakers non bastano i 21 di Kobe Bryant e i 23 di Jordan Hill. Prima sconfitta per i campioni in carica di San Antonio: Phoenix vince 94-89 con 23 di Gerald Green dalla panchina e 20 di Markieff Morris, per i texani 19 di Tony Parker, 16 di Tim Duncan e 13 di Boris Diaw. Marco Belinelli parte dalla panchina, visto che rientra Kawhi Leonard, e chiude con 9 punti in 21'. Sacramento supera Portland 103-94 con 40 di Rudy Gay.

CHI RINNOVA – Nella notte si chiudevano i termini per rinnovare con i giocatori entrati nella Lega nel 2011. Per Golden State e Klay Thompson, le estenuanti trattative hanno avuto un lieto fine: il play-guardia reduce dai Mondiali ha firmato per quattro anni e 70 milioni di dollari, e così gli Splash Brothers (Thompson e Stephen Curry) non si scioglieranno. Estensione anche per Ricky Rubio con Minnesota: il play spagnolo ha firmato quasi allo scadere per 56 milioni in 4 anni. Utah ha esteso con Alec Burks, 4 anni a 42 milioni. Accordo anche tra Cleveland e Anderson Varejao: triennale da 30 milioni.

CHI RIMANDA - Al contrario, l'MVP delle Finali Kawhi Leonard non ha firmato l'estensione con San Antonio: Leonard chiedeva il massimo, cioè 90 milioni in 5 anni, ma i texani non hanno accettato. A fine stagione l'esterno sarà restricted free agent (agli Spurs basterà pareggiare l'offerta più alta per tenerlo, opzione che verrà sfruttata), così come Jimmy Butler ha rifiutato l'offerta di Chicago, 44 milioni in 4 anni. Accordo mancato pure tra Brandon Knight e Milwaukee.


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