© APNEW YORK – La gratitudine nei suoi confronti è tale che il sindaco di Oklahoma City – Mick Cornett - ha indetto il Russell Westbrook Day. La stella dei Thunder ha rinnovato fino al 2019 per 85.7 milioni di dollari e ha spiegato la sua decisione – arrivata dopo la partenza di Kevin Durant per Golden State – in modo semplice: “Non c’è altro posto in cui avrei voluto giocare, Oklahoma City mi ha accolto a 19 anni, e qui sono cresciuto con gente che mi ha supportato nei momenti buoni e soprattutto in quelli negativi. Volevo essere leale, per questo ho rinnovato ora, senza aspettare di essere free agent fra un anno: non serve attendere se sai già dove vuoi giocare”.
DURANT – Interrogato sull’ex gemello Durant, al suo fianco per otto anni con il picco delle Finali 2012, Westbrook ha tagliato corto: “Ho saputo della sua decisione come tutti: attraverso i notiziari, i social network, internet. C’eravamo parlati prima della sua scelta, poi non ci siamo più sentiti, se non con un suo sms, ma non smetteremo di parlarci. Ma credetemi, conosco la free agency, che offre l’opportunità di andare dove si preferisce, so che può succedere. Ma dopo la sua partenza ho chiesto al nostro gm Sam Presti cosa sarebbe servito per vincere, perché sono pronto a farlo” ha detto il californiano, che nel primo anno di gestione di Billy Donovan ha avuto 23.5 punti, 7.8 rimbalzi e 10.4 assist di media, eguagliando il record di 18 triple doppie fissato da Magic Johnson.
MJ E KOBE – Ad elogiare il 27enne playmaker dei Thunder è stato Michael Jordan. Dopo Kobe Bryant, infatti, anche MJ ha detto di riconoscersi nella ferocia di Westbrook: “Vedendolo, ripenso a me a 30 anni, mostra una grande passione, gioca con talento ed energia” ha spiegato il proprietario degli Charlotte Hornets.