NBA, Doc Rivers: "E' stato Paul a scegliere di partire"

Il coah dei Clippers ha parlato dell'addio di Chris Paul approdato ai Rockets e dei progetti futuri dei californiani
NBA, Doc Rivers: "E' stato Paul a scegliere di partire"© AP
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ROMA - A poche ore di distanza dall'addio di Chris Paul, approdato agli Houston Rockets nell'ambito della maxi-trade che ha portato ben 7 giocatori a Los Angeles, l'allenatore dei Clippers Doc Rivers ha parlato dell'addio dell'ex numero 3 dei californiani ammettendo che a spingere per l'addio è stato lo stesso giocatore: «E' stato Paul a scegliere in totale libertà di andare via. Questo non fa di lui una cattiva persona perché aveva tutti i diritti di fare questa scelta essendo prossimo alla free agency. Certo, sono rimasto un po' deluso dalla sua scelta ma non serbo rancore nei suoi confronti. Pensavo che ai Clippers potesse avere più opportunità di vincere ma evidentemente lui non era dello stesso avviso. Forse non è stato fatto abbastanza per farlo restare ma la colpa è di tutti perché in questi anni non siamo riusciti a vincere. Anche lui faceva parte del team quindi anche lui ha la sua parte di responsabilità».

RISCHIO RIFONDAZIONE - Il rischio adesso per i Clippers è che anche J.J. Redick, DeAndre Jordan e Blake Griffin - che ha scelto di uscire dal contratto con i californiani - possano lasciare Los Angeles. Rivers però si sente abbastanza sicuro di poter trattenere i gioielli rimasti ma in ogni caso è pronto anche per un'eventuale rifondazione: «Mi è già successo tre volte di dover ripartire da zero nella ricostruzione di una franchigia e sono certto che se dovesse capitare di nuovo avrei la giusta esperienza per fare un buon lavoro. In ogni caso posso ragionevolmente pensare che le voci su altre partenze pesanti non siano fondate. L'unico che ha veramente chiesto di andare via è stato Paul» 


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