NBA, super Belinelli trascina San Antonio. Delude Gallinari, ko i Clippers

Gli Spurs vincono a Dallas contro Doncic e Nowitzki. I 58 punti di Harden non bastano a Houston
NBA, super Belinelli trascina San Antonio. Delude Gallinari, ko i Clippers© AP
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DALLAS (USA) - Notte italiana in NBA: in campo sia Marco Belinelli che Danilo Gallinari  Non tutti, però, possono sorridere. I Golden State Warriors vincono trascinati da Steph Curry, mentre agli Houston Rockets non basta un James Harden da 58 punti per battere i Brooklyn Nets.

DERBY TEXANO - Derby texano a Dallas, con i San Antonio Spurs che soffrono nel primo quarto. Dopo l’apnea iniziale (parziale di 23-4 per Doncic e compagni) dalla panchina di Gregg Popovich esce Marco Belinelli. Per l’azzurro è una serata magica: è il miglior realizzatore della squadra con 17 punti messi a referto, tirando 5/11 dal campo. Non basta il solito Luka Doncic a coach Carlisle: lo sloveno firma per la quinta partita consecutiva più di 25 punti, secondo rookie nella storia dopo Steph Curry a raggiungere questo traguardo. I San Antonio Spurs vincono in trasferta: 105-101.

GALLINARI - Quarta sconfitta consecutiva per i Los Angeles Clippers, la terza tra le mura amiche. La ‘Italian Night’ organizzata allo Staples Center non porta fortuna a Danilo Gallinari, che per la seconda volta in stagione non riesce ad arrivare in doppia cifra nello score. Brutta serata al tiro per l’azzurro (3/14 dal campo) e solo 9 punti messi a referto. A guidare gli Utah Jazz sono i soliti due: Rudy Gobert, con 23 punti, 22 rimbalzi e 4 stoppate e Donovan Mitchell, con 28 punti.

SUPER HARDEN - James Harden non si ferma più. Sono 18 le partite consecutive in cui il fenomeno degli Houston Rockets supera quota 30 punti. Contro i Brooklyn Nets ne sigla 58, ma coach Mike D’Antoni non riesce a vincere, nonostante le 35 triple tentate nel primo tempo (record NBA) e le 70 totali a fine partite (altro record NBA). Servono i supplementari per decidere la partita e gli ospiti non si fanno intimorire dal Toyota Center: Spencer Dinwiddie firma 33 punti e altri 22 sono di DeMarre Carrol. Brooklyn vince 145-142, una delle partite più tese ed emozionanti della stagione per Kenny Atkinson.

SOLITO CURRY - I campioni in carica, dopo aver stabilito un nuovo record NBA contro i Denver Nuggets, ospitano alla Oracle Arena i New Orleans Pelicans. Non una partita facile per Golden State, che soffre nel primo quarto, a causa anche di un Anthony Davis in serata (30 punti, 18 rimbalzi, 7 assist). Steph Curry, però, suona la carica e prende per mano i Warriors al rientro dagli spogliatoi: segna 23 dei suoi 41 punti e recupera i 17 punti di svantaggio. Chiudono i conti Kevin Durant e i suoi 30 punti, ma soprattutto un ritrovato Draymond Green, che torna a tirare con continuità e firma 17 punti e 14 assist. Quarta vittoria consecutiva per i Golden State Warriors, la striscia più lunga della stagione. Ora manca solo il rientro di DeMarcus Cousins.

LE ALTRE PARTITE - Dopo tre sconfitte consecutive in trasferta, i Boston Celtics tornno al TD Garden e ospitano i Toronto Raptors. Una sfida al vertice della Eastern Conference, dominata da Kyrie Irving che sigla 27 punti e firma il suo massimo in carriera negli assist: 18. I Raptors portano sei giocatori in doppia cifra, tra cui Kawhi Leonard (il migliore dei suoi con 33 punti), ma non riescono ad allungare dopo il secondo quarto da 34-17. Irving dispensa assist a tutti e i Celtics prima rimontano, poi passano 117-108. Settima vittoria consecutiva casalinga. Giannis Antetokounmpo e i Milwaukee Bucks fanno visita ai Memphis Grizzlies, prendono il largo nel terzo quarto guidati da 27 punti, 11 rimbalzi.

Jusuf Nurkic si diverte contro i Cleveland Cavaliers e mette a referto la prima tripla doppia della sua carriera: 10 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, ai quali aggiunge anche 5 stoppate. I Portland Trail Blazers tornano a vincere dopo due sconfitte consecutive: 129-112, con Damian Lillard da 33 punti e C.J. McCollum da 19. Blake Griffin e Andre Drummond guidano i Detroit Pistons a una vittoria all’overtime contro gli Orlando Magic, ai quali non bastano i 24 punti a testa di Nikola Vucevic e Terrence Ross. Griffin sbaglia il tiro della vittoria, ma nel supplementare manda a +4 i Pistons, mentre Drummond firma 14 punti e fa la differenza sotto canestro: raccoglie 11 rimbalzi in difesa e altrettanti in attacco. Finisce 120-115.


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