© LaPresseVENEZIA – L'Umana fa sul serio, come dimostra l'ingaggio di Pietro Aradori. Un giocatore di classe, esperienza ma anche motivato. Il 26enne azzurro, che torna in Italia dopo le parentesi con Galatasaray e Estudiantes, mette subito in chiaro le proprie intenzioni: «Non avevo intenzione di andare subito in vacanza. Ho scelto Venezia anche per la stima che nutro nei confronti di Charly Recalcati, che conosco da tanti anni, e di Federico Casarin che conobbi quando era a Lumezzane, e per la solidità del club, con alla guida un imprenditore importante come Brugnaro».
INGRESSO – Aradori, che debutterà nei quarti da ex di turno contro Cantù, sarà un ingresso in corsa potenzialmente importante per la seconda classificata in regular season: «Posso dare un contributo alla squadra, non voglio togliere niente a nessuno, ma sono qui per dare qualcosa in più alla Reyer. Arrivare a metà maggio non è come arrivare a inizio anno, ma sono a disposizione in questa settimana che porta ai playoff per conoscere meglio i compagni. Sono qui per aiutare Venezia e andare più avanti possibile nei playoff. Venezia ha disputato un grandissimo campionato, mi hanno detto tutti che è un bel gruppo, sono qui per dare una mano, con la mia esperienza, la voglia di vincere e di fare gruppo».