Basket Serie A, Reggio Emilia vola con Polonara

La squadra di Menetti supera Avellino grazie ai 44 punti dei cambi, guidati dalla doppia doppia dell'azzurro. Ma Veremeenko si blocca
Basket Serie A, Reggio Emilia vola con Polonara© CIAMILLO
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REGGIO EMILIA - La panchina di Reggio Emilia sfiora il doppiaggio nei confronti di quella di Avellino: il successo in gara1 della semifinale per la squadra di Max Menetti per 83-69 parte da qui. Gli emiliani dominano i quarti di mezzo (parziale di 45-26) sulla spinta di Achille Polonara (18 punti e 12 rimbalzi) e degli altri cambi, con Lavrinovic (13) che ritrova l'ispirazione. Per Reggio Emilia, però, c'è anche una cattiva notizia: Vladimir Veremeenko si blocca dopo 8' in campo a causa di una distorsione alla caviglia ed è in dubbio per gara2. "Avrei paradossalmente preferito perdere la gara piuttosto che Lavrinovic" dice Menetti, che può comunque rispolverare Vladimir Golubovic.

ACCELERAZIONE - E dire che la serata inizia con l'attacco di Avellino quasi perfetto nel primo quarto, pure se Silins fa un gran lavoro sull'MVP Nunnally (13), mentre Ragland (16) porta avanti la squadra di Sacripanti. Tuttavia sulla sua tripla del potenziale 18-26 annullata all'Instant Replay, la gara cambia: Avellino affonda con i cambi, Reggio Emilia trova da Polonara e Della Valle l'energia per il 7-0 del sorpasso, poi l'allungo arriva ancora con Polonara e Aradori (11). Dopo l'intervallo è Lavrinovic a fare il vuoto con il suo gioco vicino a canestro, che mette in crisi Cervi (l'ex di turno sparisce dopo un discreto avvio) e Buva.

SCINTILLE - Il quarto periodo diventa garbage time con Reggio Emilia che vola anche a +17 (77-60), ma non manca lo spazio per il nervosismo. Dopo il doppio antisportivo di Aradori e Nunnally, Aradori esce con quarta e quinta penalità (fallo in attacco e tecnico). Quindi sulla sirena finale sono storie tese tra lo stesso Nunnally e Kaukenas, e per un attimo anche tra i due tecnici, Sacripanti e Menetti, accorsi per separare i duellanti. Il rischio è che, giocando ogni 48 ore in una serie al meglio delle sette, le ruggini siano iniziate un po' troppo presto.


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