Verso il campionato: Cantù

E' la squadra meno italiana: proprietario (Gerasimenko), coach (Kurtinaitis) e i primi sette giocatori della rotazione sono tutti stranieri. Giocherà a Desio per i lavori al Pianella
Verso il campionato: Cantù
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ROMA – Ancora prima di cominciare, Cantù può già vantare un record: è la squadra meno italiana della nuova Serie A. Del resto patron (Dmitry Gerasimenko), presidente (Irina Gerasimenko, moglie di Dmitry), coach (Rimas Kurtinaitis) e i primi sette giocatori della rotazione sono stranieri. Persino il main sponsor Red October – l’azienda dell’acciaio di Gerasimenko – non è italiano. Come se l’80° anno di storia della Pallacanestro Cantù – festeggiato una settimana fa – rappresentasse un taglio con il passato, visto che oltretutto per questa stagione i brianzoli lasciano lo storico Pianella, che sta vivendo i lavori di restyling, per giocare a Desio. Anche per questo, oltre che per l’organico costruito in ritardo, Cantù è la principale incognita: il talento non manca, ma la squadra di Kurtinaitis ha avuto poco tempo per lavorare, oltretutto su un gruppo nuovo. Dall’anno passato sono rimasti soltanto JaJuan Johnson, riferimento vicino a canestro, e Marco Laganà, che vuole ripartire dopo due gravi infortuni.

MERCATO – Gerasimenko ha condotto il mercato in prima linea, formando però organico e staff in ritardo rispetto alle altre squadre, e non è riuscito ad ottenere una wild card per la FIBA Europe Cup. Il pacchetto stranieri è comunque molto competitivo, con la regia affidata all’ex Casale Zabian Dowdell, affiancato dal tiratore croato Fran Pilepic e da un’ala di talento come l’ex Real Madrid e Olympiacos Tremmell Darden. Le rotazioni sugli esterni, però, sono corte, con il lituano Kariniauskas – reduce da un ruolo marginale alle Olimpiadi – con Laganà e Salvatore Parrillo, reduce dalla parentesi a Reggio Emilia. C’è invece sovraffollamento in area, perché come Johnson anche Romeo Travis – ex gemello di LeBron James a St. Vincent/St. Mary prima di una lunga carriera in Europa – può giocare ala grande e centro. Il pivot è Gani Lawal, protagonista a Roma e Milano, il pacchetto lunghi è completato da un altro ex Roma come il naturalizzato Craig Callahan e da Francesco Quaglia.

PRECAMPIONATO – A conferma della vocazione esterofila, Cantù ha iniziato la preparazione in Lituania, a Palanga, dove la squadra di Kurtinaitis ha disputato tre amichevoli, tutte perse. I brianzoli hanno vinto una sola sfida – contro una squadra di A2 come Legnano – perdendone ben sei. Un andamento strano, con la squadra che si è completata in corso d’opera, e con Gani Lawal inatteso top scorer, a 21.1 punti di media.

LA SQUADRA – 0 Fran Pilepic (guardia, 1.93), 8 Salvatore Parrillo (guardia, 1.90), 9 Marco Laganà (play-guardia, 1.97), 13 Craig Callahan (ala-centro, 2.04), 19 Vaidas Kariniauskas (play, 1.97), 21 Tremmell Darden (ala, 1.94), 22 Zabian Dowdell (play, 1.92), 23 Francesco Quaglia (centro, 2.06), 24 Romeo Travis (ala-centro, 2.01), 25 JaJuan Johnson (ala-centro, 2.08), 31 Gani Lawal (centro, 2.06). Coach: Rimas Kurtinaitis


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