Con "Tifosy" si finanziano i propri sogni anche nel basket

Brescia e Varese apriranno nuove fan zone grazie alle sovvenzioni dei propri tifosi attraverso la piattaforma online. Verdun (business director): «Tutto trasparente»
Con "Tifosy" si finanziano i propri sogni anche nel basket
di Andrea Barocci
3 min

Il FanFunding, il sistema che offre ai tifosi la possibilità di investire e sostenere i progetti della propria squadra del cuore, esiste da anni. Ma negli ultimi tempi ha registrato un enorme sviluppo con un valore di crescita del 235% tra il 2014 e 2015. Questo perché i fan vogliono essere sempre più presenti nelle decisioni delle società. «Non ovviamente nella scelta dei giocatori, quanto per contribuire, con un proprio ritorno, al miglioramento dei club», commenta Nicola Verdun, business development director di Tifosy, la piattaforma che ha firmato un accordo di collaborazione con la Legabasket.
    «Siamo nati due anni fa da un’iniziativa di Fausto Zanetton e Gianluca Vialli (il famoso ex azzurro di calcio, ndr) - spiega Verdun -. Per due motivi: lo sport a tutti livelli attraversa momento finanziario particolare, è difficile poter accedere a finanziamenti. Inoltre la fruizione dello sport da parte del tifoso si sta evolvendo: i fan non vogliono più vedere una gara solo in Tv, ma anche viverla in tante altre maniere».
   
OFFERTA. Qual è la vostra offerta al tifoso? «In Italia abbiamo chiuso un accordo con la Lega B di calcio per diventare, come per la Legabasket, una piattaforma esclusiva che permetta a loro e a noi di andare a parlare con tutte le società, proponendo dei progetti che possano essere interessanti e supportati finanziariamente dai fan: un cubo tipo NBA, dei seggiolini più  confortevoli, o un bar che sia all’altezza dell’impianto».
   
LE TAPPE. «Con i club definiamo il costo, e quanto vorrebbero raccogliere attraverso questa campagna, che può essere o il 100% dell’idea, o parte di essa. L’obiettivo è coinvolgere tutti i tifosi, sia quelli che vanno al Palazzetto e che traggono beneficio diretto dal progetto, sia chi vuole solo dare un contributo.  Noi definiamo sei fasce di contributo, e per ciascuna diamo una “ricompensa”, un ritorno superiore al contributo stesso, attraverso i contatti con le società: una maglia firmata dal capitano, una cena con la squadra, una divisa da gioco, due biglietti di fianco alla panchina. Delle ricompense che non si potrebbero ottenere al di fuori di questa campagna».
   
FAN ZONE. Due club di serie A e i loro fan hanno già aderito all’idea di Tifosy. «A Varese stiamo lavorando per la creazione, a partire dai primi del 2017, di una fan zone interattiva ludica, per i tifosi e per i loro bambini, adiacente l’impianto, per trasformare la gara, come accade all’estero, in un evento dove si va un’ora e mezzo prima.  Stesso discorso per Brescia. Stiamo parlando con altre squadre, come Torino, per capire quali sono le esigenze della società e dare un’immagine della società innovativa»
    La particolarità di Tifosy, rispetto agli altri FanFunfing, è quella di rivolgersi esclusivamente al mondo dello sport. «Ci muoviamo solo attraverso la nostra piattaforma online, dove i tifosi si iscrivono e fanno le loro donazioni- conclude Verdun -: questo ci permette di dare trasparenza all’operazione. Noi non abbiamo il conto del cliente, le donazioni vanno direttamente alle società».


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