Serie A, scoppia la protesta degli americani di Cantù

Charles Thomas e Randy Culpepper si sono lamentati sui social per il trattamento a loro riservato nei primi giorni di ritiro
Serie A, scoppia la protesta degli americani di Cantù© A destra Charles Thomas
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ROMA - A pochi giorni dall'inizio del ritiro che la Pallacanestro Cantù sta svolgendo a Bormio, è scoppiata la polemica di alcuni giocatori statunitensi ingaggiati dal club brianzolo che si lamentano per il trattamento a loro riservato e per un presunto ritardo nel pagamento dei primi stipendi. A lanciare le accuse più pesanti è statoCharles Thomas, lungo ingaggiato dal Maccabi Rishon. che in questi giorni su Instagram ha pubblicato diverse stories al vetriolo: "In questo hotel non c'è acqua calda e siamo costretti ad andare a letto senza lavarci". E poi ancora gli hashtag decisamente espliciti:"#NoMoney #NoApartament #Still Working" ("nessun appartamento, nessuna paga ma sto ancora lavorando")". Per poi concludere con un monito ai giocatori più giovani: "Questa è la peggior decisione che io abbia mai potuto prendere. I team europei non si preoccupano di te, della tua famiglia e del tuo salario. Ai più giovani che sono là fuori a lavorare per raggiungere questo livello voglio dire che non è tutto come sembra"

IL TWEET DI CULPEPPER - Non c'è però soltanto Thomas a mostrare malcontento tra gli statunitensi di Cantù perché in mattinata anche Randy Culpepper ha lanciato un tweet a dir poco sibillino: "Non vi sembra un po' troppo presto per essere in ritardo con il pane???" ha scritto l'esterno nativo di Memphis alludendo anch'egli molto probabilmente a un ritardo nei pagamenti. Si attende ora la presa di posizione del club brianzolo, che non si esclude possa essere altrettanto ferma e decisa.  


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