Maddalonese Juniores, Liguori: «Adesso viene il bello»

Il tecnico: «Abbiamo centrato il primo obiettivo»
Maddalonese Juniores, Liguori: «Adesso viene il bello»© LAPRESSE
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MADDALONI - Il primo passo è stato fatto. La juniores della Maddalonese ha iniziato il percorso verso il raggiungimento della finale regionale, obiettivo sfuggito per un soffio lo scorso anno e che ora i granata vogliono fortemente. Accesso alla fase regionale conquistato con due turni di anticipo dopo la vittoria di lunedì a Trentola Ducenta contro la Virtus Liburia (gol del solito Baldini). 50 punti in classifica per l’undici di mister Liguori che vanta ben undici lunghezze di vantaggio sul Mondragone (che ha una gara da recuperare) a due giornate dal termine. "Il primo obiettivo l’abbiamo raggiunto – ha detto lo stesso allenatore – e adesso viene il bello. Ci andremo a misurare con ottime avversarie, squadre che come noi cullano il sogno di arrivare fino in fondo e tra qualche settimana inizierà la lunga rincorsa verso la finalissima. Prima però vogliamo chiudere in bellezza battendo Marcianise e Casagiove per raggiungere quota 56 punti in classifica e posizionarci nel migliore dei modi nella classifica generale. L’anno scorso giocammo sempre fuori casa e questa volta dovremmo essere più fortunati". L’avversaria del primo turno sarà una tra Cervinara e Virtus Goti che prossimamente si scontreranno per il secondo posto in classifica. Antonio Liguori sta già preparando i suoi perché questo sarà il quinto play-off in carriera. Una sorta di "specialista" del post season: "Ho avuto la fortuna di incontrare la famiglia Aveta che cura moltissimo il settore giovanile. Il direttore Mattia segue tutte le gare interne e spesso anche in trasferta. Il presidente si fa sempre raccontare l’esito degli incontri e ogni volta che gli parlo della juniores gli brillano gli occhi. Questo gruppo è il fiore all’occhiello della società e dobbiamo fare di tutto per realizzare un grande sogno centrando il traguardo innanzitutto della finale e poi provare anche a vincerla. Lo dobbiamo alla società, alla città ma anche a noi stessi che ci sacrifichiamo tanto per questi colori".


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