Saviano, parla il ds Simonelli: «Tornati in Promozione per toglierci soddisfazioni»

Il dirigente neroverde: «Mi emoziono a pensare dove eravamo cinque anni fa. Il girone irpino è meno ostile degli ambienti casertani e napoletani»
Saviano, parla il ds Simonelli: «Tornati in Promozione per toglierci soddisfazioni»
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SAVIANO - Il Saviano 1960 ritorna in Promozione dopo dieci anni di assenza, e la composizione della rosa stagione 2018/2019 è ancora affidata come da quattro anni a questa parte al ds Vincenzo Simonelli, coadiuvato dal neo tecnico neroverde Natale Minichini: “Quando quattro anni fa abbiamo deciso di far rinascere il calcio a Saviano, avevamo programmato in cinque anni di raggiungere sul campo e non con l’acquisizione di titoli il secondo torneo per importanza dei dilettanti campani. Se vedo a quello a cui siamo arrivati oggi e ripercorro con i ricordi quello da cui siamo ripartiti dai campi della 3° Categoria senza nessuna attrezzatura e con zero calciatori invitando tutti calciatori savianesi e facendo selezioni, mi fa solo piacere e riempire d’orgoglio per quello a cui siamo riusciti a raggiungere oggi. Vogliamo tranquillizzare la nostra tifoseria dicendo che il campionato si svolgerà nella nostra casa naturale, al Pierro anche se si devono finire dei lavori di riqualifica dell’impianto cittadino" afferma l'esperto dirigente. 

SUL MERCATO - La squadra ad oggi va ancora puntellata per via del ripescaggio. Avevamo allestito una rosa pronta per puntare a vincere il campionato di 1° Categoria, ma in Promozione vige la regola degli under e quindi stiamo lavorando nel trovare i giovani adatti alle idee tattiche e tecniche del nostro allenatore. Il nostro obiettivo stagionale è di toglierci delle belle soddisfazioni con la squadra che scenderà in campo sempre per onorare la nostra casacca neroverde. C’è capitato il girone cosiddetto irpino? Per noi non è una novità, spesso in passato abbiamo disputato questi tipi di gironi dove si gioca a calcio con ambienti meno ostili rispetto a quelli casertani e napoletani” conclude Simonelli.

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