Casal di Principe (Na) - L'Albanova cede il passo alla Frattese. All'Angelo Scalzone di Casal di Principe i biancazzurri vengono superati 1-0 dalla capolista e vedono interrompersi la striscia di otto risultati utili consecutivi.
La partita - Sole battente, temperatura estiva e cornice di pubblico spettacolare: entrambi i settori gremiti, coreografie e sostegno incessante da una parte e dall'altra. Sarnataro perde per infortunio Perna, uno degli uomini più in palla, ma recupera Signore. Pronti via e l'Albanova ci prova con Cifani di testa (4'), para Maisto. Passano due minuti e gli ospiti la sbloccano: palla persa a centrocampo, break di Fontanarosa, filtrante per Grezio che tutto solo in area batte Di Mauro col sinistro. 0 a 1. Il team di Sarnataro prova a tenere in mano il pallino del gioco, ma gli avversari, forti della difesa più compatta della categoria, riescono a rintuzzare. Al 42' l'occasione più ghiotta: schema da calcio d'angolo, Gatta serve Lepre in area, cross per l'accorrente Fiorillo che incrocia a botta sicura, Maisto è battuto ma Sparano salva sulla linea. Si va al riposo sullo 0-1. Nella ripresa il canovaccio del match non cambia, con i biancazzurri che cercano lo spazio giusto e la Frattese che difende stretta e prova a ripartire, ma senza creare pericoli a Di Mauro. Al 67' colpo di scena: Capogrosso, già ammonito, stende Capone al limite dell'area. Secondo giallo per il difensore ex Casoria e ospiti in dieci. Al 70' Sarnataro deve rinunciare anche a Lepre (infortunio muscolare), dentro Nucci. Fiorillo salva su un contropiede avversario (73'), Signore sfiora il gol col mancino in diagonale (75'). Nel recupero l'Albanova cinge d'assedio l'area avversaria. Maisto blocca il colpo di testa di Nucci al 92', poi al 94' una mischia furibonda vede prima un altro salvataggio sulla linea di Sparano a portiere battuto su tiro di Signorelli, poi una girata di Maturo che sfiora il palo. Il muro nerostellato regge fino al fischio finale: finisce 0 a 1, con gli ospiti che festeggiano ed i biancazzurri che ringraziano il pubblico, accorso anche oggi in massa nonostante l'assenza di obiettivi di classifica.