Crecas, Laurini: «Massimo rispetto per l'Astrea»

Il direttore generale: «Ci auguriamo che sia una bella partita»
Crecas, Laurini: «Massimo rispetto per l'Astrea»
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PALOMBARA - Un perentorio 0-4 era stato l’esito della gara di andata tra Astrea e Crecas Città di Palombara, nella quale i sabini si imposero sui romani, probabilmente in giornata no. A quattro mesi di distanza, il match rimane tra quelli che si annoverano come “big”, reso ancora più interessante dalla posizione in classifica che accomuna le due compagini, appaiate a 43 lunghezze, a -2 dalla capolista Vis Artena e a -1 dalla seconda Ladispoli. Di turno in turno, il campionato rimane sempre più competitivo e senza una schiacciasassi che abbia imposto la propria supremazia. Per questo è importante mantenere un ritmo altissimo. Lo sta facendo l’Astrea, in un momento di ottima forma, mentre i rossoblù vengono dalla fondamentale vittoria con il Tolfa dopo un periodo di semi digiuno.

IL DG - Positivo e ottimista il pensiero del direttore generale Marco Laurini, che prova a somministrare la ricetta per arrivare in alto, confidando sulla squadra e sull’atteggiamento che l’ha contraddistinta nella prima parte di campionato: "Contro il Tolfa la squadra ha approcciato la partita in modo diverso rispetto alle precedenti uscite, mettendo in campo quella determinazione, quella grinta e quella fame che fanno la differenza tra una squadra e l’altra. Credo che la ricetta giusta per arrivare fino alla fine sia composta di umiltà, consapevolezza e rispetto dei propri avversari, cercando di dare continuità al gioco e ai risultati. Quello che ho detto ai ragazzi è che a gennaio sarebbe iniziato un altro campionato. Ci teniamo stretti l’ottimo girone di andata sapendo che le squadre incontrate prima non sono le stesse al girone di ritorno. L’Astrea in questo momento della stagione è sicuramente una delle squadre più in forma e deve essere affrontata con il massimo del rispetto, cercando di valorizzare i nostri punti di forza e annullare i loro. Ci auguriamo che sia una bella partita e che il CreCas torni a macinare gioco e prestazioni che sono insite nel suo dna”.

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