© LaPresseROMA - È una giornata negativa per il Tor Sapienza, che oggi perde in casa contro il Cre.Cas. mancando un’occasione importante per fare punti salvezza. Il Tor Sapienza, non brillantissimo e molto teso per l’importanza della posta in palio, sbatte contro la sfortuna e contro una terna arbitrale francamente inadeguata al livello. Pesano nell’economia della gara il rigore assegnato al Cre.Cas. per un’entrata di Notarnicola su Collacchi da dietro, ma nettamente sul pallone; e l’espulsione di Cannizzo al 28’ del secondo tempo, con Cannizzo colpevole unicamente di aver preso uno schiaffone in faccia da Giordano. Una brutta partita quella del Castelli, con poche emozioni e tanto agonismo. Il Cre.Cas. ha fatto la propria partita, non alzando tanto i ritmi, ma giocando con pragmatismo e accortezza, avrebbe dovuto far sicuramente di più il Tor Sapienza, che nella prima frazione sbatteva anche contro il palo. Al 36’ infatti, su una punizione di Barbetti, Di Mauro irrompeva in area centrando il palo con un bolide al volo. L’altra occasione del primo tempo se la costruisce Bussi sul cambio di fronte, sparando alto dopo essersi liberato per vie centrali.
Nella ripresa Palermo pareggia il conto dei legni, scagliando un bolide dai 25 metri che per poco non puniva Somma, mentre Di Mauro al 12’ è ancora sfortunato in zona gol. Un minuto dopo, al 12’, l’episodio che cambia la gara: Collacchi scappa a Notarnicola, il centrale gialloverde lo riprende e entra da dietro colpendo nettamente il pallone, per Abukar è rigore fra le proteste dei gialloverdi. Bussi è freddo e trasforma per l’uno a zero. Di lì in poi la partita si innervosisce: vero che i giocatori del Tor Sapienza accusano il colpo, ma al 27’ scatta la bagarre per uno schiaffone di Giordano a Cannizzo. Capannone in mezzo al campo, Cannizzo spinge l’avversario e viene espulso insieme a Giordano, una decisione che puzza di inadeguata giustizia sommaria. Finisce praticamente lì la partita, con le squadre nervose e stanche negli ultimi venti minuti. La sconfitta inguaia ancora di più il Tor Sapienza, che di qui fino alla fine non potrà più sbagliare nulla se vuol salvarsi.