Macalli: «Parlo dopo l'ergastolo…»

Il presidente della Lega Pro risponde così all'arrivo nella sede del Tribunale Federazione Nazionale della Figc: deve rispondere di due violazioni dell'articolo 1 bis per il caso Pergocrema
Macalli: «Parlo dopo l'ergastolo…»
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ROMA - Mario Macalli è arrivato alle 14.40 nella sede della Figc di via Campania per essere giudicato dal Tribunale Federale Nazionale (sezione Disciplinare) per il caso Pergocrema. Il presidente della Lega Pro deve rispondere di due violazioni dell'articolo 1 bis del Codice di Giustiza Sportiva (principi di lealtà e correttezza) relativi al caso Pergocrema, il vecchio club della sua città che dopo pochi mesi fallì e scomparì dai professionisti. Macalli avrebbe, secondo l'accusa, ritardato il pagamento dei contributi (diritti tv) e sarebbe venuto meno ai principi di imparzialità "pilotando" la nascita di un nuovo club a Crema cedendogli uno dei marchi che aveva provveduto a registrare ben prima che il vecchio Pergocrema fallisse. Rispondendo a chi gli chiedeva un commento prima dell'udienza, Macalli ha risposto con una battuta: «Non parlo ora, lo farò dopo l'ergastolo…».

Con una squalifica superiore ad 1 anno, Macalli decadrebbe dalle cariche di presidente della Lega Pro e vice presidente della Figc; con un'inibizione superiore ai 6 mesi, tuttavia, da statuto della Lega Pro il suo vice dovrebbe automaticamente indire una nuova assemblea elettiva.


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