Cassano: «La Juve? Non mi attizza...»

Ospite di "Tiki Taka", il fantasista barese ha rivelato di aver rifiutato la maglia bianconera quattro volte, l'ultima nel gennaio scorso. "Sarei andato lì sono per Allegri che è un grande tecnico, non come Mazzarri. Mi ha cacciato dall'Inter, ma ora è a casa. Anche io? Sì, ma è più facile che trovi squadra Cassano che Mazzarri... Ai colori nerazzurri sono rimasto legato: quella è una famiglia. Sono ingrassato 10 chili mangiando come un asino".
Cassano: «La Juve? Non mi attizza...»© Ansa
Andrea Ramazzotti
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MILANO - In campo quando era in giornata dava spesso spettacolo e faceva la differenza. Adesso che ha rescisso il contratto con il Parma e non gioca più, Antonio Cassano si deve accontentare di dare spettacolo in tv. Lo ha fatto anche ieri sera, nel corso della puntata di "Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco” in onda su Italia 1. Il talento di Bari Vecchia non ha risparmiato la Juventus e Mazzarri, ma ha assestato qualche stilettata anche a Galliani e a Prandelli per come ha preparato il Mondiale in Brasile. E come al solito non ha fatto mancare i colpi a sorpresa come l'annuncio che a gennaio poteva indossare quella maglia bianconera che tante volte in carriera aveva rifiutato.

CONTRO MAZZARRI - Con il tecnico di San Vincenzo non c'è mai stato feeling e ieri è arrivata l'ennesima conferma: "Prima che arrivasse all’Inter mi aveva promesso che avrei giocato. In attesa del recupero di Milito, Palacio e io saremmo stati i titolari. Quando ha firmato il contratto, invece, mi ha cacciato immediatamente. Comunque non mi interessa niente di Mazzarri: ora lui è a casa, io pure, ma io un posto lo trovo, lui non so...».

AMORE INTER - Eccoci alla sua squadra del cuore, quella che non rinnega neppure dopo la separazione per colpa di Mazzarri: "Giocare all'Inter è come sentirsi a casa. Non lo dico perché sono tifoso nerazzurro, ma perché l’Inter è una famiglia e per me è l’ambiente migliore di tutti. Moratti, Ausilio e Branca sono persone perbene, alle quali sono rimasto legato a differenza di dirigenti di altre squadre (Galliani?, ndr) che mi volevano inquadrare e non mi hanno capito. Inzaghi? Non aveva la squadra, i giocatori forti che gli servivano. Vedendo le cose da fuori, fino a dicembre la situazione era a posto, ma dopo il ritiro a Dubai...».

CARA JUVE - Poi il racconto della sua storia travagliata con la Juventus, lui che "soldatino" non avrebbe mai potuto essere e che la maglia è stato capace di rifiutarla più volte: "E' successo in 4 occasioni: quando sono andato alla Roma, quando loro sono andati in B e quando sono tornati in A… La quarta volta: qualcosa è successo anche lo scorso gennaio. I bianconeri mi hanno cercato di nuovo però dovevano cedere Giovinco. Paratici ha parlato con il mio agente, ma poi non se n’è fatto niente. Stavolta alla Juventus sarei andato. Perché? Avrei detto sì per Allegri, uno che sa gestire bene i giocatori, che non chiede di andare su un solo binario. Io invece ogni tanto cambio direzione, non solo un soldatino anche se la Juve è potente e sarebbe stata brava a coprire i miei errori. La verità è che la Juve è come una bella fi.., ma non mi attizza!".

ALLEGRI FENOMENO - A seguire ancora complimenti per il suo ex tecnico ai tempi del Milan: "Allegri è bravo: lo hanno massacrato prima che arrivasse alla Juve, ma adesso sta facendo meglio di Conte che però aveva costruito un impero e ci sono anche i suoi meriti in questa finale di Champions raggiunta. Cosa succederà a Berlino? Col Barcellona è quasi impossibile vincere, ma se i blaugrana non segnano subito allora... Se la Juve si mette in difesa, con un po’ di fortuna magari Allegri ce la può fare anche se Messi è il più forte di tutti i tempi".

10 CHILI. Prima di concludere Cassano non ha nascosto (e non avrebbe potuto...) di essere ingrassato: «Nei primi due mesi senza calcio stavo bene, ho mangiato come un asino e ho preso 10 chili. Ora invece il pallone mi manca. Andare alla Lazio? Con Lotito qualche problema potrei averlo... Un ritorno alla Samp? Basta parlarne. Mi hanno fatto capire in tutti i modi che non mi vogliono e me ne sono fatto una stagione. Io sono felice comunque perché, anche se non ho alzato tanti trofei, ho giocato nelle squadre più importanti del mondo. E poi ci sono calciatori che hanno vinto il Mondiale, ma rimangono delle pippe... Il Mondiale fallito in Brasile? Abbiamo corso talmente tanto a Coverciano che a Rio eravamo già cotti".


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