La Procura indaga sull'acquisto del Bari

I finanzieri avrebbero acquisito documentazione relativa ai rapporti intercorsi tra la Football Club Bari 1908 e alcune società, tra cui la Infront Italy
La Procura indaga sull'acquisto del Bari© LaPresse
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BARI - La procura di Bari ha aperto una inchiesta sull'acquisto del Bari calcio avvenuto un anno fa ad un'asta fallimentare. Secondo quanto pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno e dalla Repubblica, la guardia di finanza nei giorni scorsi ha acquisito documentazione nella sede della società Fc Bari 1908 amministrata dall'ex arbitro Gianluca Paparesta che il 20 maggio dell'anno scorso si è giudicato il titolo del club sportivo fallito all'asta.

L'INCHIESTA - L'inchiesta sarebbe volta ad accertare l'identità dei finanziatori che hanno sostenuto l'operazione e che Paparesta non ha mai rivelato. I finanzieri avrebbero acquisito documentazione contabile ed extracontabile relativa ai rapporti intercorsi tra la Football Club Bari 1908 e alcune società tra cui la Infront Italy e la Media partners and Silva. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Bari Annamaria Tosto.

PARLA PAPARESTA - "Dal giorno dell'aggiudicazione dell'asta, non ho mai nascosto nulla ai baresi, ho sempre ribadito di essere, con mio padre, l'unico proprietario di questa splendida realtà chiamata FC Bari 1908, chiarendo anche di esser eventualmente aperto ad orizzonti sempre più ampi". Lo afferma in una nota Gianluca Paparesta a proposito delle notizie di una indagine aperta dalla procura di Bari sulla vendita all'asta del Bari calcio dopo il fallimento della società:  "Non ho mai nascosto di aver potuto iniziare questa meravigliosa avventura grazie al sostegno di alcuni partner internazionali che, credendo nel progetto, hanno voluto, tramite regolari contratti di acquisizione di diritti commerciali, dare il loro sostegno a questa affascinante esperienza. Ed in linea con quanto sempre detto, la Gdf, nel rispetto dei compiti ad essa assegnata, non ha fatto altro che certificare quanto da me sempre dichiarato, tant'è che, a distanza di almeno sei mesi dall'inizio delle indagini, (viene infatti riferito che trattasi di un fascicolo avente una numerazione del 2014) i medesimi organi di informazione specificano che sulla vicenda non sono stati riscontrati o ascritti reati ad alcun soggetto". "Mi spiace quindi constatare - rileva l'ex arbitro - e non per la prima volta, la continua ricerca, da parte di qualcuno, di creare tensioni, di insinuare dubbi e di destabilizzare un intero ambiente. Ho chiarito più e più volte, apertamente, la reale composizione di questa società, l'appoggio dei partner che ci hanno sostenuto e la disponibilità ad aperture verso eventuali soci forti e credibili che possano rendere ancora più solido questo sodalizio". "Vedo però - conclude - che la mia trasparenza e la mia sincerità ad oggi non hanno pagato ed allora mi chiedo se dall'altra parte della barricata vi siano persone che hanno veramente a cuore le sorti di questa meravigliosa società o, viceversa, qualcuno che ha interessi diversi, o magari personali, per creare ad arte attorno al nostro ambiente un clima di tensione e di incertezza. Ora che anche le autorità preposte hanno accertato la verità, quella che peraltro ho sempre sostenuto e dichiarato, diffido chiunque dal continuare ad avanzare ipotesi destituite di qualsiasi fondamento. Se così non fosse, dalla curiosità iniziale di conoscere le cose, potrei iniziare a pensare alla malafede, o ad un disegno più grande volto a minare la crescita e lo sviluppo del progetto della FC Bari 1908"
 

 

 

 


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