Stendardo: «Renzi ha ragione, questo calcio è da rifare»

Il difensore dell'Atalanta: «È giunto il momento di fare una rivoluzione»
Stendardo: «Renzi ha ragione, questo calcio è da rifare»© LaPresse
Guglielmo Stendardo
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ROMA - Facciamo in modo che il calcio, questo sport ancora stupendo, non arrivi al punto di non ritorno. Perderemmo tutti. Ormai e' solo un luogo comune l'affermazione che il calcio sia lo sport più seguito e amato al mondo. Uno sport spettacolare che dovrebbe innanzitutto mostrare tutte quelle virtù atletiche e quei valori umani che non dovrebbero esserre a manipolati da giochi di potere. È opportuno ricordare che il principio di lealtà non può, in nessun caso, subire modificazioni di sorta o diventare oggetto di discussioni sterili e fuorvianti, in quanto rappresenta la peculiarità specifica dello sport. Ritenere che le regole del calcio siano poco chiare, serve solo ed esclusivamente a generare quell'intenzionale disorientamento utile a raggirarle per il raggiungimento di altri e discutibili obiettivi. Mi auguro che al giusto sfogo del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in attesa dei provvedimenti che vorrà adottare, facciano seguito attente riflessioni che possano riqualificare il calcio e ridare a tutti gli appassionati quella gioia nell'assistere a spettacoli sani e non contaminati da vicende sconcertanti. Bisogna reindirizzare tutti i partecipanti verso quei valori morali, ormai latitanti, bisogna vigilare e punire con certezza i trasgressori. Sarà bene evidenziare che le colpe di questa aberrante situazione siano da ascrivere a tutte le categorie che convergono nel mondo del calcio, fatte salve le dovute eccezioni: presidenti dirigenti, calciatori, allenatori, arbitri, tutte le figure intermedie ma innanzitutto gli organi preposti alla vigilanza e gestione, anche per quanto attiene quelle incomprensibili ed ingiuste spartizioni dei diritti televisivi. Non ultimo e non meno colpevole resta il ruolo inqualificabile di personaggi incerti che bazzicano il mondo dell'informazione. È giunto il momento di fare una rivoluzione. Ci sono alcuni opinionisti nel mondo delle tv private e non solo, che inquinano l'intero ambiente e in certi casi, amplificano tendenziosamente alcuni fenomeni o ne modificano il vero contenuto. Sappiamo bene che non c'e' processo conoscitivo più invasivo nel determinare gli attuali comportamenti e modi di pensare dell'uomo, ovviamente rapportato al livello culturale, che non sia il prodotto dell'informazione in ogni sua forma, al punto da rivelarsi, forse, l'unico e incontrastato"vettore di tendenza". Presidente Renzi, faccia piu' in fretta che può.


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