© © BartolettiROMA - E' finito anche quest'anno in doppia cifra e anche quest'anno è stato il miglior realizzatore della Roma. Gli è capitato spesso nella sua carriera. Francesco Totti ha raggiunto quota dieci all'ultima giornata, con una perla delle sue, in una partita che forse tra i giocatori della Roma contava solo per lui. Ha scavalcato Ljajic, fermo a nove reti da oltre tre mesi. Oggi ci si interroga sul futuro del capitano, sulla sua capacità di incidere sulla Roma della prossima stagione, vicino al traguardo dei trentanove anni, che compirà a settembre, quando il nuovo campionato sarà appena cominciato. Nel confronto serrato tra Garcia e Sabatini sulle strategie future, il ruolo di Totti non è di poco conto.
Noi pensiamo che Francesco rappresenti un diadema, un gioiello da esporre nelle serate di gala e che con una gestione mirata può essere ancora un valore aggiunto nella Roma che verrà. Deve essere messo nelle condizioni di esprimere la sua enorme qualità quando ce ne sarà bisogno, senza fargli sentire il peso di dover essere sempre determinante. Questo dipenderà dalla società, dagli investimenti che farà per acquistare un grande centravanti. Se arriverà un attaccante da doppia cifra, Totti può fare la sua parte, aggiungendo qualcosa di suo, di non replicabile, a una squadra che dovrà essere competitiva a prescindere dal suo enorme valore aggiunto. Ma se l'attaccante sul quale fare affidamento fosse un nuovo Doumbia (o Doumbia stesso, ma i tifosi giallorossi si augurano di no...), allora Totti sarebbe costretto a fare gli straordinari. E sarebbe un limite per la Roma che verrà.