Piquè: Siamo a 90' dalla perfezione

Per il difensore spagnolo il Barça giocherà tenendo la palla e la Juve in contropiede
Piquè: Siamo a 90' dalla perfezione© Action Images / Reuters
Alberto Polverosi
3 min

BERLINO - Gerard Piquè parla accanto a Neymar. E’ uno dello zoccolo duro catalano, uno dei giocatori più amati dalla tifoseria catalana.
  
Domani ci aspettiamo 17.000 tifosi blaugrana, tantissimi altri non sono riusciti a trovare il biglietto. Cosa vuol dire loro?
«Non tutti hanno avuto la possibilità di trovare un biglietto, ma chi è a casa è come se fosse con noi. Siamo qui per vincere»
 
Nelle due finali di Roma e Wembley, il Barcellona ha controllato il gioco senza soffrire molto. Soffrirete di più con la Juve?
«Avremo un buon controllo della palla anche contro la Juve. Gli italiani hanno voglia di tenere la palla, lo abbiamo visto al Bernanbeu, ma noi siamo pronti a fare pressing. Certo, noi vogliamo controllare e guidare la palla e creeremo occasioni».
 
Ci chiediamo come è possibile che il Barça faccia così bene, rispetto a gennaio quando la squadra andava male.
«Abbiamo una squadra eccezionale, una delle migliori nella storia del nostro club, abbiamo vinto e continuato a vincere. La finale è la perfetta occasione per dimostrare la nostra forza».
  
Tutti dicono che la forza del Barcellona è l’attacco. Ma anche in difesa non siete male...
«Quasi sempre quando parliamo della difesa si pensa al portiere e ai difensori, in realtà si deve parlare di tutta la squadra, a cominciare dagli attaccanti. Che siamo forti anche nella fase difensiva lo dicono pure i numeri».
  
Come immagina la gara contro la Juve?
«Credo che avremo il possesso della palla e che la Juve giocherà in contropiede con Tevez, Morata. Hanno anche un centrocampo fortissimo. Il contropiede è un’insidia e dovremo stare attenti».
  
E’ la prima finale per Ter Stegen, di fronte a Buffon che è un pilastro della storia del calcio.
«Ter Stegen è giovane, ma più dell’età sono la personalità e il carattere a fare la differenza. Lui non si preoccupa della tensione, è come se giocasse un’amichevole. E’ un giocatore solido e sono sicuro che giocherà benissimo».
  
Il Barça come la Juve punta al triplete: come sarebbe la vostra stagione con due “soli” trofei?
«Sarebbe comunque una grande stagioone, con 2 o 3 coppe. Nel 2009 abbiamo realizzato la stagione perfetta, ma quest’anno l’inizio è stato particolare. Ci sono 90' che ci separano dalla perfezione».
  
L’ultima volta, quando il Barça ha vinto la Champions, c’era Guardiola. Che differenza c’è col Barcellona di oggi?
«Non so se giochiamo peggio o meglio, siamo però in finale e a me non piace fare i paragoni, non mi piacevamo nemmeno l’anno scorso quando tutti parlavano del Barcellona di Pep. Ora giochiamo in un modo che funziona».
  
  
 
 


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