Bonucci chiama Mandzukic: «Meglio averlo con noi»

Il difensore azzurro a Coverciano parla di Juve e Nazionale: «Nessun rimpianto, il Barça ha dimostrato di essere più forte di noi»
Bonucci chiama Mandzukic: «Meglio averlo con noi»© Getty Images
Andrea Santoni
5 min

FIRENZE - Leonardo Bonucci tra Juve e Nazionale. Il difensore bianconero ha spigato il suo punto di vista su i vari temi caldi bianconerazzurri. Partendo da Berlino: «Nessun rimpianto; il Barça ha dimostrato di essere più forte di noi ma noi abbiamo dimostrato di essere tra le grandi d’Europa. Ora però umiltà, azzerare tutto, e ripartire con la fame di vittorie».

Morata ha regalato la medaglia di Berlino perché non vuole avere certi ricordi
«Io pure me la sono tolta subito buttandola nell’armadietto... i secondi posti non si festeggiano»

L’altra Italia invece ha fatto i fuochi d’artificio...
«La Juve è la più amata e la più odiata, fa parte del calcio, per noi conta l’amore dei milioni di tifosi juventini nel mondo e a Torino, espresso dal vivo e sui social»

C’è anche la polemica Agnelli/Berlusconi
«Anche quella fa parte del calcio, noi vinciamo, il Milan ha voglia di tornare a fare la storia, sarà un bel duello; normale ora che ognuno tiri l’acqua al proprio mulino. Noi diamo fastidio perché vinciamo, e adesso siamo sopra il Milan»

La sua emozione di Berlino?
«L’accoglienza dei nostri tifosi e quei 10 minuti in cui abbiamo salito il gradino e stavamo giocando alla pari del Barcellona»

E ora la Croazia
«Una partita vera serve a ripartire, perché un ko come quello della finale può essere destabilizzante. A noi reduci dalla sconfitta Croazia e Portogallo serviranno molto. Perché la delusione è stata grande, passare accanto a quella coppa senza poterla alzare... Ma ripartiamo da lì, cercando di alzare il livello delle prestazioni di tutti per coronare il sogno»

Andiamo a Spalato ancora da sfavoriti però
«La classifica dice questo, siamo un gradino sotto a loro, ma possiamo fare una grande partita»

La chiave?
«Dovremo avere pazienza; meglio non ci sia Modric... Noi dovremo essere undici sotto palla in fase difensiva e un blocco in attacco»

L’aspetta Mandzukic
«Già, un bomber moderno, un lottatore, uno che fa tanti gol, un osso duro, dovremo essere concentrati ogni secondo. Uno come lui è meglio averlo con noi che contro di noi»



Avrebbero fatto comodo Chiellini e Barzagli...
«Li ho insultati, perché mi hanno lasciato solo... a parte gli scherzi è un peccato perderli, ma faremo bene ugualmente»

Per questo Conte sceglierà il 4-3-3 e non il canonico 3-5-2 juventino
«Il primo è una sicurezza, ora stiamo provando l’altro per variare e per esaltare le caratteristiche dei singoli»

Meglio Pirlo o De Rossi a protezione?
«Con Pirlo l’hai messa in banca. Daniele dà più copertura, Andrea più geometria. Dipende che partita vuoi fare. Per una d’attacco meglio Pirlo»

A proposito del ct, il suo caso come lo avete vissuto?
«In totale tranquillità, perché contano le parole del mister. Lui quando prende un impegno lo porta fino al termine; ci mancherebbe altro che lasciasse a metà strada. No, non è da lui»

Più difficile arrivare in finale di Champions o in finale a Euro 2016?
«Sarà dura, con la Nazionale, come lo è stato per la Juve. Noi siamo in una fase di rinnovamento, sarà un altro sogno da realizzare»

Il giovane azzurro che l’ha colpita?
«Sansone mi ha impressionato. Ha tecnica e corsa, gioca per la squadra, un brevilineo, rapido, veloce, un elemento importante anche per la Nazionale»

Vede più entusiasmo in Nazionale o nella Juve?
«Lo stesso entusiasmo che ci vuole per andare avanti in Europa, fatto dalla somma della voglia di emergere dei giovani e di quella di contiuare a lottare dei senatori»

Cosa vi ha detto Conte, che aveva lasciato perché non credeva fosse possibile fare così bene in Europa?
«Dopo averlo fatto in pubblico, ci ha fatto i complimenti; gli obiettivi raggiunti hanno qualcosa di suo. Ma subito ci ha portato sulla Croazia»

Parliamo di Pirlo: qual è il suo stato d’animo?
«Abbiamo scherzato sulle sue lacrime, non erano di addio. Sarebbe stato leggendario in particolare per lui un trionfo a Berlino: spero che continui con noi, è un grandissimo giocatore, un grande uomo, un uomo spogliatoio che pesa»

E Tevez? Resterà?
«Sono giorni di fuoco, speriamo di ritrovarlo davanti al suo armadietto, a luglio; se resta, aumentano le nostre chanche per l’Europa»

Intanto è arrivato Khedira
«E’ importante che continui l’arrivo di giocatori di caratura europea; lui non può che migliorare il livello qualitativo del gruppo»


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