JUVENTUS
BUFFON 6 - Mai una preoccupazione, nel primo tempo la Lazio non tira in porta. Blocca con sicurezza, nella ripresa, una conclusione di Felipe Anderson.
BARZAGLI 6,5 - Garantisce personalità e spessore. Elegante anche negli appoggi.
BONUCCI 6,5 - E’ il leader del reparto, in assenza di Chiellini. Lotta prima con Klose e poi con Djordjevic. Splendida, nel finale, la chiusura in scivolata su Candreva.
CACERES 6,5 - Nei momenti di emergenza non tradisce mai.
LICHTSTEINER 6,5 - Gioca sulla linea dei centrocampisti. Macina chilometri con generosità e dimostra attenzione in marcatura, quando deve bloccare le iniziative di Candreva
STURARO 7 - Grinta, orgoglio, pressing e il cross per il gol di Mandzukic: è un’altra risorsa preziosa per Allegri.
MARCHISIO 7 - Si alterna in regia con Pogba, ha velocità di gambe e di pensiero. Riesce a dare logica e sostanza al gioco della Juve.
POGBA 8 - Ha una marcia in più, non spreca un pallone, ha classe e potenza. Firma l’assist per il raddoppio di Dybala. La Juve ha deciso di tenerlo, rifiutando ottanta milioni di euro. E gli ha consegnato la maglia numero dieci. Un segnale di stima e un messaggio ai club che corteggiano il francese: la Juve non ha bisogno di vendere, come ha sottolineato anche il direttore generale Marotta.
EVRA 6,5 - Applicazione e qualità: copre la fascia sinistra e prende in consegna Felipe Anderson, togliendo spesso il tempo di inserimento al brasiliano.
MANDZUKIC 7,5 - Il gol di testa è una risposta agli juventini che pensano ancora a Tevez: paragoni che erano subito riemersi dopo l’errore commesso dal croato davanti a Marchetti. Domina l’area di rigore e regala la Supercoppa alla Juventus.
COMAN 5,5 - Il talento non basta, è fragile e inesperto. Si smarrisce, non riesce a incidere, lascia il posto dopo un quarto d’ora del secondo tempo a Dybala.
DYBALA 7,5 - Parte in panchina, ma si prende lo stesso un copione da protagonista. Delizioso il gol del raddoppio: istinto, rapidità, un tiro di collo sinistro che non perdona. Al termine della sfida viene abbracciato dal presidente Agnelli.
ALLEGRI (ALL.) 8 - La nuova Juve ha caratteristiche differenti rispetto a quella che ha conquistato di recente lo scudetto, la Coppa Italia e ha sfiorato il trionfo in Champions. Ma il divertimento è lo stesso e il tecnico festeggia la Supercoppa, terzo trofeo della sua avventura sulla panchina della Juve. Pogba sempre più padrone, feeling immediato tra Mandzukic e Dybala, Marchisio in cattedra. Lo spettacolo continua.
LAZIO
MARCHETTI 6,5 - Rimane in piedi fino all’ultimo secondo davanti a Mandzukic: toglie sicurezza e visuale al croato, prima di tuffarsi e di evitare l’1-0 della Juve. Risente di una difesa distratta, ma non ha colpe sui gol di Mandzukic e Dybala.
BASTA 5 - Non convince, spinge poco, fatica a prendere l’iniziativa e non raddoppia su Mandzukic in occasione del vantaggio della Juve.
DE VRIJ 5 - E’ in ritardo di condizione, si è allenato poco in estate e ha saltato una serie di amichevoli dopo l’operazione all’inguine di metò giugno. La macchia della sua partita? Salta a vuoto davanti a Mandzukic. E per il croato è semplice schiacciare il pallone in porta.
GENTILETTI 6 - Prova ad aiutare un reparto che va sempre in affanno quando la Juve accelera.
RADU 5,5 - Dalla sua fascia, quella di sinistra, parte il cross di Sturaro che regala il vantaggio ai bianconeri. Fatica e soffre, proprio come i suoi compagni.
ONAZI 5,5 - Si sacrifica, recupera tanti palloni, ma è un mediano e gioca da interno destro. Non ha il passo e gli spunti della mezzala.
BIGLIA 5,5 - Gli manca il lampo che aiuta la Lazio ad accendersi. E’ tornato dalle vacanze alla fine di luglio, dopo aver giocato in Coppa America con l’Argentina. Ha gelato i tifosi, alla vigilia, spiegando che il suo futuro è incerto.
CATALDI 6 - E’ uno dei giovani centrocampisti italiani più promettenti: corsa, resistenza, carattere. Regala energia alla Lazio.
KISHNA 6 - Dribbling, scatto, progressione: l’olandese, scuola-Ajax, ha i colpi giusti. Un quarto d’ora per farsi conoscere dai tifosi biancocelesti.
CANDREVA 6,5 - Gioca da capitano vero, nonostante la fascia sia stata assegnata a Biglia. Corre, combatte, tenta di scuotere la Lazio.
KLOSE 5,5 - Si mette al servizio dei compagni, cerca la sponda per gli inserimenti di Candreva e Felipe Anderson. Dopo un’ora lascia il posto a Djordjevic.
DJORDJEVIC 5,5 - Non riesce a farsi largo, non trova il varco per arrivare al tiro, non lascia la sua impronta.
FELIPE ANDERSON 6 - Paga l’atteggiamento prudente della Lazio per settanta minuti, ma ha i numeri del campione e ha il potere in alcuni momenti della gara di cambiare giri al motore dei biancocelesti.
PIOLI (ALL.) 6 - Deve arrendersi alla ricchezza di qualità della Juventus. Dopo la Coppa Italia, la sua Lazio si arrende anche in Supercoppa. La sensazione è che alla squadra manchi un centravanti in grado di fare la differenza.
L’ARBITRO BANTI 7 - Controlla la partita con lucidità.