Conte: Dobbiamo battere Malta, ma non ci sarà goleada

Il ct parla della coppia Pirlo-Verratti
Alberto Polverosi
6 min

FIRENZE- Conte, quali dubbi ha in formazione?
«Abbiamo provato diverse soluzioni, un paio di alternative me le porto fino a domani».
  
In quale reparto?
«Una in difesa, una a centrocampo, una in attacco».
  
Il riferimento è sempre Pirlo.
«Andrea è un calciatore che finché avrà entusiasmo, voglia, e piacere di essere l’esempio avrà la possibilità di venire in Nazionale».
  
Pirlo e Verratti insieme...
«Chi l’ha detto?»
  
Cosa chiede a Pellé e Eder?
«Mi auguro che si possa vedere in campo il lavoro di Coverciano. Immobile e Zaza hanno fatto e fanno parte della Nazionale, mi auguro in futuro che possano trovare quello spazio che ultimamente non stanno trovando».
  
Qual è la forma di Eder?
«Sta bene, come tutti gli altri. Mi auguro che l’ottima forma venga espressa in partita».
  
Pirlo e Verratti posso coesistere?
«Il ruolo vero di Verratti è quello di interno di centrocampo. Lui nasce trequartista, nel Pescara va davanti alla difesa, il ruolo migliore è la via di mezzo: ha le giocate, si inserisce, stare davanti alla difesa è limitativo, anche da un punto di vista fisico. Meglio come interno o in un centrocampo a due».
  
Per fare l’interno, a Verratti manca il gol...
«Sta facendo progressi importanti, sta diventando completo, fa la fase di possesso e non possesso, inizia a recuperare palloni e dà intensità alla squadra. Sta completando questa maturazione e giocare nel Psg lo aiuta. Marco lo vedo come interno».
  
Da Verratti e Pirlo cosa si aspetta sul piano del gioco?
«Pirlo avrà un apporto dei due centrocampisti di qualità e personalità, Marco ha grande personalità, non ha paura di farsi dare la palla. Mi auguro che ci sia pulizia di gioco, verticalizzazione e qualità di palleggio».
  
In campo chi ha più minuti nelle gambe o anche chi ha meno minuti?
«Stavolta, come ho detto, è una convocazione figlia di quello che è stato l’anno scorso. Ho detto che se uno gioca poco o pochissimo non viene in Nazionale, importante è che uno sia protagonista, dire che chi non è titolare non giocherà più in Nazionale significa estremizzare il concetto.  A giugno ho detto che nell’anno dell’Europeo mi piacerebbe vedere giocatori che giocano nei loro club, stiamo parlando della Nazionale, la squadra top in assoluto. Per entrarci bisogna essere tra i più bravi del proprio club. Quando io ero in Nazionale eravamo tutti titolari nelle nostre squadre. Cambiano i tempi, ci adeguiamo, ma tutti devono sapere come stanno le cose. Per Sirigu è un discorso diverso, almeno fino a gennaio, fa parte del nostro gruppo, ha dimostrato serietà, mi auguro che Salvatore lotti e si riprenda il posto da titolare».
  
Nel 2015 nin ha vinto ancora una partita...
«Dalla Nazionale si pretende il massimo e ci si dimentica di quello che si è detto negli anni passati. La Nazionale deve vincere a prescindere da qualsiasi avversario, anche se sulla carta è più forte. Tutti i discorsi che si fanno prima come quello della preseza sugli stranieri, poi quando manca il risultato diventa un fallimento. Per questo dico concentriamoci su quello che c’è».
  
E’ preoccupato dal fatto che si giochi a settembre? Atleticamente come ha trovato la squadra?
«Domani dobbiamo vincere e fare una buona partita»
  
Quanto è importante per lei questa gara?
«Per noi sono importanti tutte le partite, la qualificazione non è stata ottenuta da nessuna squadra del nostro girone».
  
Balotelli in azzirro?
«Non lo so, dipende da lui».
  
Zaza e Pellé, quali sono le differenze tecniche?
«Sono due attaccanti. Pellé è più fisico rispetto a Zaza, sono tutt’e due adatti a giocare come punta centrale, Pellé è più punto di riferimento, Zaza è più bravo ad attaccare lo spazio».
  
Qual è il suo messaggio per Firenze?
«Il messaggio è lo stesso di sempre, venire allo stadio, stare vicini alla Nazionale e mi auguro che possiamo offrire un buonissimo spettacolo?
  
Nei giorni scorsi lei ha detto: “faccio il sarto e cucio quello che ho”. Che abito pensa di cucire?
«Gli allenatori sono sarti, lo dicevo anche nei club. Malta farà una partita molto difensiva, come minimo saranno 8 dietro la linea della palla. Noi dovremo attaccare e fare attenzione alle loro ripartenze e soprattutto a Effiong che è molto veloce».
  
La Juve arriva da due sconfitte consecutive, può incidere sulla Nazionale?
«I bianconeri che sono qui li ho trovati in buonissime condizioni sia fisiche che morali».
  
All’andata ha faticato con Malta. Stavolta pensa a una goleada?
«Fatica sì, anche se abbiamo preso 5 pali. Dobbiamo vincere, possibilmente giocando bene, ma per fare spettacolo bisogna essere in due, quando una squadra si arrocca tutta dietro diventa difficile. Goleade non ce ne saranno perché Malta non prende imbarcate, noi abbiamo massimo rispetto nei confronti di Ghedin».
  
Florenzi può fare il terzino anche in Nazionale?
«Nelle prove di Coverciano l’ho impegnato come terzino».
  
Buffon ha aggiunto: «Per portare a termine progetti ambiziosi c’è bisogno dei primi attori che siamo noi, ma anche l’entusiasmo, la passione e la presenza del nostro pubblico, del nostro popolo, perché noi rappresentiamo loro, non so se lo facciamo degnamente ma ci proviamo sempre con le nostre forze. Qui in Nazionale non penso alla Juve, penso alla Nazionale e alla qualificazione, non sarebbe male farlo in anticipo. Il cambio generazionale? E’ bello perché non ci si annoia, non vieni divorato dall’apatia e più gli obiettivi sono difficili, più uno come me si esalta».
 

CONTE IN CONFERENZA STAMPA 


 


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