Lo sgambetto della vergogna: l'Aiac in aiuto del siriano (allenatore)

Osama Abdul Mohsen, ex tecnico dell'Al-Fotuwa, squadra della Syrian Premier League, era in fuga col figlio Zeid. L'Assoallenatori di Ulivieri mobilitata per sostenerne lo sforzo di rinascita
Lo sgambetto della vergogna: l'Aiac in aiuto del siriano (allenatore)
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ROMA - L'Assollenatori in aiuto di Osama Abdul Mohsen e di suo figlio Zeid, nomi anonimi ma diventati simboli della tragedia dell'esodo in atto attraverso l'Europa. Questo il comunicato dell'Aiac, sulla vicenda, a firma Renzo Ulivieri: «Prendiamo a calci l’odio e per mano chi soffre senza colpe. Davanti alla tragedia epocale che ci scorre sotto gli occhi in questa estate terribile, con centinaia di migliaia di rifugiati in fuga dalle guerre, non possiamo non mettere in campo azioni concrete di aiuto, ognuno nel proprio ambito. Per questo il Comitato di Presidenza dell’Aiac, Associazione italiana allenatori, davanti alla vicenda di Osama Al-Ghadab ha deciso di muoversi
in suo soccorso. Stiamo parlando dell’uomo fuggito dalla Siria col figlio, sgambettato in modo disumano da una reporter della tv ungherese mentre cercava di sottrarsi all’azione di contrasto della locale polizia. Osama nel suo Paese era un allenatore di calcio, già alla guida del Al-Fotuwa,squadra della Syrian Premier League. Gli amici, riconosciutolo, hanno lanciato sui social un appello: Osama è fuggito dall’odio per ritrovare l’odio. L’Aiac sta così prendendo le iniziative necessarie, presso i nostri ministeri competenti, perché Osama possa essere accolto in Italia, con suo figlio, dall’Associazione, come gesto non solo simbolico, che vale una scelta di campo».

andrea santoni


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