Mancini: «Brasile-Miranda, così non va...»

Il tecnico non ha gradito la convocazione del difensore ancora infortunato per la Selecao, ma ha parlato anche dell'addio di Fassone e ha spronato la squadra in vista della trasferta di Verona.
Mancini: «Brasile-Miranda, così non va...»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
4 min

Mancini, cosa pensa dell’addio di Fassone?
Volevo solo ringraziarlo per il supporto che mi ha dato e che ho sempre avuto da lui, ma anche da Thohir, Bolingbroke e Ausilio. Gli auguro le migliori cose per il futuro.

Giudica sbagliata la tempistica dell’addio di Fassone?
Non conosco le cose fino in fondo. Spero che trovi al più presto una soluzione per il suo futuro, ma il nostro progetto va avanti e penso alla gara di domani. La nostra concentrazione, intendo la mia e quella dei giocatori, deve essere sul campo e sulla partita di Verona. Quello che è successo non deve incidere sul nostro lavoro e dobbiamo fare il massimo sul campo.
 
Quanto è importante difendere il primato in classifica?
Sarebbe importante continuare a vincere perché ci permettrerebbe di lavorare con tranquillità. A Chievo non sarà facile perché il campo dei gialloblù è complicato e far bene lì non è facile.

In passato l’Inter è crollata quando doveva fare il salto di qualità. Teme che succeda di nuovo?
Non lo so. Vedremo nelle prossime partite... Il nostro focus deve essere sulla gara di domani: giochiamo contro una squadra in salute e alle 12,30 per la prima volta da inizio stagione. Servirà una grande gara.

E’ sempre amico di Mihajlovic?
Sì sono sempre amico di Sinisa, ma non farò come Sinisa che ha dato la formazione. Lui ha più certezze rispetto a me.

Il prossimo turno infrasettimanale la spinge a cambiare qualcosa nella formazione?
Le soluzioni le troveremo e anche se cambiamo qualcosa, nella squadra non cambieremo le nostre certezze.

Ci sarà un turno di riposo per Jovetic?
Lo decideremo domani mattina.

Dopo la gara contro la Fiorentina si potrà fare un bilancio del campionato?
Ci vorranno almeno 10-12 partite perché il campionato si assesti. Squadre come Juventus e Milan sono abituate a fare un filotto di vittorie e tra 5-6 giornate potrebbero essere in cima alla classifica.

In questa settimana Ranocchia l’ha messo in difficoltà come aveva chiesto?
E’ una possibilità.

Pensa che lei possa avere un ruolo più importante anche nella società?
Io ho il mio ruolo e sono contento di quello che ho. Essere l’allenatore mi basta...

Come sta Miranda? Cosa ha pensato dopo la convocazione di Miranda con il Brasile?
Sta lavorando bene, ma vedremo se rischiarlo. Ognuno fa gli affari propri. Dovrebbero preoccuparsi prima di chiamare per sapere come sta e poi eventualmente convocarlo.

Perisic può fare il trequartista?
E’ arrivato da poco e prima del derby era impossibile provare soluzioni nuove. Sappiamo che per lui è meglio giocare a destra o a sinistra, ma sa adattarsi alle situazioni.

Brozovic avrà più opportunità da trequartista o da interno di centrocampo?
Da interno.

Kondogbia può avanzare il suo raggio d’azione in futuro?
Magari con un po’ più di esperienza potrà avanzare. Io Yaya l’ho messo più avanti quando aveva 29 anni ed era già un giocatore formato. Con più esperienza Geoffrey potrebbe essere devastante e ha bisogno solo di migliorare.

Cosa si auspica per San Siro condiviso tra Inter e Milan?
Non ho seguito molto la vicenda. Come italiano spero che tutte le squadre abbiano uno stadio proprio: questo è un valore aggiunto per un club. All’estero succede e spero succeda anche in Italia.


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