Mancini: «Giù le mani da Melo e Garcia»

Conferenza stampa precedente a Inter-Hellas per il tecnico nerazzurro che ha messo in guardia i suoi sulla sfida contro l'Hellas.
Mancini: «Giù le mani da Melo e Garcia»© LaPresse
Andrea Ramazzotti
5 min

APPIANO GENTILE - Dopo aver ottenuto 4 vittorie nelle prime 4 gare, Roberto Mancini si aspetta un’ottima prestazione dalla sua squadra anche domani sera contro il Chievo. Nella conferenza stampa di oggi il tecnico ha difeso Garcia per il turn over e Felipe Melo dalle critiche per il gioco falloso, ma soprattutto ha messo in guardia i suoi uomini per la sfida al Verona.

Mancini, deve fare il pompiere per spegnere gli entusiasmi di questi giorni? Ha sentito in giro dei gufi?
Tutti gufano nel calcio e mi sembra normale… Per il momento non c’è niente di grandioso e non cambia il percorso della squadra. Adesso possiamo solo lavorare con più tranquillità.

E’ preoccupato dall’irruenza e dalla cattiveria di Felipe Melo? Può condizionare gli arbitri?
Domenica Melo ha fatto solo un fallo, un fallo normale e in una partita di calcio ci può stare. Bisogna essere esatti quando si danno certi giudizi perché di calcio me ne intendo e non mi sembra che con il Chievo abbia fatto qualcosa di particolare. Nel calcio le botte si prendono e si danno.



Cosa risponde a chi sostiene che l’Inter gioca un calcio noioso?
Anche quando ero al City all’inizio si diceva la stessa cosa e spero che le cose vadano allo stesso modo. E’ dal 1982 che quando una squadra va in testa si dice che gioca un calcio noioso… A noi va bene comunque, basta restare così in classifica. Per le squadre adesso è importante vincere.

E’ possibile fare un accostamento tra questa Inter e la sua prima Inter vincente? Ci sono analogie?
Non si possono fare paragoni perché quelle sono squadre che hanno vinto tutto. Questa Inter non ha fatto niente e ha solo iniziato bene il campionato.

Quella con il Verona è la partita più complicata da preparare perché tutti vi danno favoriti?
Non esistono partite scontate e contro il Carpi e il Chievo l’abbiamo capito. Per vincere c’è bisogno della massima concentrazione e sarà così anche contro il Verona: servirà il 110% della concentrazione per conquistare i tre punti.

Perisic non dà il meglio sulla fascia?
Quello è il suo ruolo e lì dà il meglio: lo sappiamo tutti. Si allena solo da 10 giorni con noi.

E’ il momento di Miranda e Ljajic?
Miranda ha fatto tutto con noi e sta abbastanza bene. Decideremo domani. Ljajic è un giocatore importante per l’Inter perché ha qualità tecniche che in certe gare possono essere molto importanti.

Si aspettava di partire così forte in campionato?
Noi siamo l’Inter e bisogna cercare di fare il massimo. Speravo in una partenza ottima per lavorare con tranquillità e per capire quello che la squadra può fare da qui alla fine. Per arrivare fino in fondo dovremo fare molto di più di quello che abbiamo fatto finora.

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Però con tutti questi cambi non era facile…
Abbiamo preso 10 giocatori perché eravamo carenti in certi ruoli e dovevamo migliorare. Nessuna squadra può essere completa e perfetta dopo 4 giornate. Vincere però ci dà serenità e consapevolezza nei nostri mezzi.

L’Inter, senza coppe, farà turn over oppure non è necessario? Cosa pensa delle critiche a Garcia?
Gli allenatori non fanno turn over per caso: se un allenatore cambia ha le sue motivazioni. Poi se uno cambia e vince è un fenomeno altrimenti… Noi non giochiamo tutte le settimane di mercoledì e quindi magari non siamo obbligati a ruotare come fanno gli altri che giocano le coppe.

Gnoukouri avrà più spazio in futuro o sarà ceduto a gennaio?
Di intoccabili a centrocampo non ce ne sono . Gnoukouri è un ragazzo giovane e anche se non gioca non cambia niente perché accumula esperienza allenandosi con noi. Ha tempo per crescere e sarà un grande giocatore per il futuro del giorno. Avrà tempo per migliorare.

Murillo può giocare contro la Fiorentina?
Sì, penso di sì.

Cosa pensa del Verona?
E’ un’ottima squadra, ha pareggiato una partita difficile a Bergamo e ha fermato anche la Roma. Ci ha creato difficoltà lo scorso anno all’andata e ci sarà da correre e lottare per cercare di vincere domani.


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