Marino: «Napoli, rinnova in fretta a Insigne»

L'ex ds ha parlato del passato, del presente e del futuro del club partenopeo
Marino: «Napoli, rinnova in fretta a Insigne»© LaPresse
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NAPOLI - L'ex direttore sportivo del Napoli Pierpaolo Marino, ospite di "In casa Napoli", in onda su Piuenne (canale 17 del digitale terrestre) ha fatto la sua analisi sul club partenopeo, tra passato, presente e futuro.

"BENITEZ MEGLIO COME D.S. CHE COME TECNICO" - Farei una standing-ovation per il Napoli. Quella di Milano è una vittoria storica, sognata dai napoletani. Il Milan è stato presuntuoso nelle dichiarazioni prepartita e il Napoli ha fatto la partita che doveva fare il Milan. Benitez è più bravo come direttore sportivo che come allenatore, da tecnico ha fatto perdere due anni al Napoli. Sarri invece ha impiegato Jorginho nella sua posizione naturale, ha trovato Higuain che si sacrifica e fa il fuoriclasse, ha scelto di schierare Insigne nella posizione zemaniana, e posiziona Hamsik nel ruolo che gli può far vincere il Pallone d'Oro. Sarri poi è un grande unificatore dello spogliatoio, grazie a lui riprende il processo di crescita del Napoli che s'era arrestato con Benitez.

"NAPOLI DA SCUDETTO" - Credo che il Napoli sia da scudetto. Ora ha continuità, e ha Higuain, che un grande bomber lo è sempre stato ma ora si è messo al servizio della squadra ed è diventato un'arma in più. Vedo il Napoli giocare con un'intensità che non vedevo da anni.

"BISOGNA TORNARE SUL MERCATO" - Koulibaly ed Albiol sono in forma. Questo loro rendimento positivo va comunque attribuito anche al centrocampo che schiera Sarri: Jorginho e Allan garantiscono qualità e sacrificio. La squadra ha equilibrio e il dato che certifica le potenzialità da scudetto è la differenza reti nelle ultime partite: 18 gol fatti e uno solo incassato. Forse tre centrali sono pochi, a gennaio il Napoli dovrebbe rinforzarsi. Giuntoli e i suoi scouts dovrebbero lavorare già da ora per essere pronti, poi, alla riapertura del mercato, a garantire quel rinforzo che può consentire al Napoli di lottare per il campionato fino alla fine.

"BISOGNA BLINDARE SARRI" - Mi è molto simpatico, ogni volta che lo incontravo da avversario mi diceva: "Lei è un mito, io tifo per il Napoli e ogni volta che penso a Maradona penso anche a lei!". Sapere che l'allenatore del Napoli è anche un tifoso azzurro mi rassicura. Gli rinnoverei già ora il contratto, la società dovrebbe dare forza a Sarri anche in questo modo.

"AFFRETTARE IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI INSIGNE" - Il contratto gli va prolungato, subito, senza aspettare! Conosco i tempi, basta un piccolo intoppo, finchè ci sono questi procuratori siamo tranquilli, ma se le cose cambiano allora si rischia. E invece il contratto va rinnovato immediatamente.

"GIUNTOLI BRAVO E FORTUNATO" - Sul mercato il Napoli è stato bravo e anche fortunato. Gli affari non realizzati (vedi Soriano, Saponara), hanno favorito la crescita di Insigne. Con ulteriori innesti in quei ruoli sarei stato pessimista sulla permanenza di Insigne.

"ZUNIGA NON STA BENE" - Il calciatore mi dà l'impressione di non stare più bene. Fisicamente e psicologicamente. Così il Napoli ha probabilmente deciso di stendere un velo pietoso sul calciatore che ora è ai margini della squadra.

"GABBIADINI POTREBBE LASCIARE" - Se a Gennaio il Napoli starà - come credo - lottando per lo scudetto, Gabbiadini resterà. Altrimenti temo che possa spingere per andare via ma bisognerebbe tenerlo stretto, perché calciatori come Gabbiadini ce ne sono pochi in circolazione.

"LA FIORENTINA E' UN' INCOGNITA" - Bisogna capire se i Viola riescono a mantenere questa intensità e questo ritmo per tutta la partita. Finora alla squadra di Sousa è andato tutto bene, contro Atalanta e Inter hanno chiuso la partita nei primi minuti, ma non so se sarà sempre così.

"PER TRE MILIONI PERDEMMO MODRIC" - Andai a vedere Dinamo - Hajduk perchè pensavo di portare Niko Kranjcar in azzurro. Organizzai invece una cena per portare il diciannovenne Luka Modric della Dinamo. Noi eravamo appena stati promossi in B. Noi offrimmo cinque milioni, accordandoci per lasciarlo ancora lì per un anno, contando nella promozione diretta in A. Ma la Dinamo voleva otto milioni, per noi erano troppi e inficiavano la costruzione della squadra che tornava in massima serie.
 


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