Presidenza Fifa, l'Uefa appoggia Infantino

Sospeso Platini, l'Uefa ha scelto il suo candidato per la presidenza del calcio mondiale
Presidenza Fifa, l'Uefa appoggia Infantino© EPA
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GINEVRA (Svizzera) - Il comitato esecutivo dell'Uefa, riunitosi d'urgenza a Ginevra (e in teleconferenza per gli assenti), ha deciso di appoggiare la candidatura del segretario generale Gianni Infantino alla presidenza della Fifa. Il dirigente svizzero (di origini calabresi) potrebbe quindi prendere il posto di Michel Platini, sospeso dal comitato etico dell'ente mondiale.

Fonti della confederazione europea fanno sapere che l'Esecutivo ha ritenuto di dover trovare una nuova strategia nella corsa elettorale alla presidenza della Fifa, e da qui è scaturita l'idea di candidare Infantino. In una nota l'Uefa precisa che lo stesso Infantino, avvocato in Svizzera prima di fare il segretario generale, "ha il nostro pieno supporto nella sua campagna per la presidenza della Fifa, e ora sta raccogliendo le adesioni necessarie (lettera di supporto di 5 federazioni nazionali ndr) per formalizzare la candidatura".

LO SCEICCO - La deadline è la mezzanotte di oggi, intanto proprio oggi, dopo le formalità di rito, si è ufficialmente fatto avanti anche il 49enne Sceicco del Bahrein Salman bin Ibrahim Al Khalifa, attuale presidente della confederazione asiatica. Tutto ciò nonostante le accuse di alcuni attivisti di organizzazioni per i diritti umani secondo cui lo Sceicco Salman "avrebbe ricoperto un ruolo chiave nella vicenda della repressione nei confronti di alcuni calciatori della sua nazionale espressisi a favore di una maggiore democrazia". In particolare alcuni giocatori, che avevano preso parte anche a manifestazioni di protesta, sarebbero stati incarcerati e torturati. Fino al mese scorso lo Sceicco del Bahrein era stato un grande sostenitore della candidatura di Platini.

Candidato dell'ultima ora è anche il presidente della federazione liberiana Musa Bility, che oggi ha fatto sapere di aver inviato alla Fifa la propria lettera di candidatura assieme a quella di appoggio sottoscritta da cinque federazioni nazionali. È il secondo africano che si fa avanti negli ultimi giorni per la successione a Sepp Blatter, dopo il businessman sudafricano Tokyo Sexwale, ex detenuto politico e compagno di carcere di Nelson Mandela a Robben Island.


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