Mihajlovic duro: «Troppe critiche»

Alla vigilia della gara contro la Lazio il tecnico rossonero reduce da due vittorie si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Nel primo tempo contro il Chievo potevamo far meglio nella fase di possesso, ma se le critiche diventano offensive non ci sto. Io do rispetto e pretendo rispetto". Poi sul match contro i biancocelesti: "Torno... a casa, ma sarà dura".
Andrea Ramazzotti
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CARNAGO - Sinisa Mihajlovic ha parlato alla vigilia della gara contro la Lazio del momento del suo Milan reduce da due vittorie casalinghe consecutive contro Sassuolo e Chievo. Il serbo ha attaccato i critici a muso duro.

Mihajlovic, quello di domani sera è la prima partita contro una grande dopo quelle andate male contro Fiorentina, Napoli e Inter. Cosa si aspetta?
Il Milan con 13 squadre parte favorito e, se gioca bene, vince. Con altre 5-6 parte alla pari: la Lazio è una di queste. In queste gare si può vincere, perdere o pareggiare, ma noi andiamo lì per vincere sapendo che loro in casa hanno fatto 8 successi su 8. Per vincere dovremo fare la migliore prestazione stagionale: ho fiducia perché abbiamo recuperato i giocatori e, anche se loro sono forti, possiamo batterli. Siamo il Milan e possiamo andare là per vincere.

Un’eventuale quarta sconfitta contro un’avversaria in lizza per l’Europa sarebbe un segnale negativo in vista della vostra voglia di centrare la Champions League?
Quando perdi non fa mai piacere. E’ più facile però perdere contro la Lazio che una squadra di livello più basso, ma adesso non fasciamoci la testa. Andremo a Roma con fiducia, consapevoli di poterci togliere le nostre soddisfazioni se abbiamo l’atteggiamento giusto. Abbiamo fatto 3 risultati utili consecutivi e psicologicamente siamo rinfrancati.

E’ la prima volta che giocate con questo modulo contro una grande.
Dipende dall’atteggiamento più che dal modulo. Il modulo non ti fa vincere le partite. Se ci alleniamo così possiamo battere chiunque. Sappiamo quello che dobbiamo fare: loro hanno i loro punti forti e ci siamo preparati bene.

Cosa le dà più fiducia?
Io sono sempre stato fiducioso e più il tempo passa e più sono fiducioso. Io so che noi usciremo da questa situazione. I conti li faremo alla fine.

Berlusconi ha parlato di obiettivo Champions da centrare, ma davanti corrono forte. Cosa la fa essere fiducioso?
Il nostro obiettivo è questo, qualificarci per la Champions. Ora ci sono squadre che stanno facendo meglio di noi, ma non sarà così fino alla fine. Abbiamo cuore, carattere e voglia di risalire. Quando recupereremo quelli davanti che abbiamo fuori, gente che fa la differenza, potremo variare i moduli. Niang e Menez non li abbiamo mai avuti, e Menez è stato il capocannoniere del Milan lo scorso anno, e poi c’è fuori Balotelli che ha giocato due partite. Domani torna Niang che può giocare 15’-20’, più 15’ che 20’. Adesso è importante saper soffrire poi la strada sarà in discesa.

Dopo la partita contro il Chievo ha sentito critiche troppo negative?
Qualcuno si riconosce in quello che ho detto a Milan Channel… I giudizi negativi li ho letti: noi nel primo tempo potevamo far meglio nella fase di possesso, ma se le critiche diventano offensive non ci sto. Io do rispetto e pretendo rispetto. Io accetto le critiche, ma se sono falsità o esagerazioni non ci sto. Non ci sto se qualcuno offende in malafede me o i miei giocatori. Ho voluto chiarire questo.

Alex è il centrale che si sposa meglio con Romagnoli?
La coppia centrale in queste tre partite ha fatto bene anche perché abbiamo cambiato modulo: siamo più stretti tra le linee e i giocatori si sentono più sicuri. Lì in mezzo però abbiamo anche Mexes e Zapata. Cercherà di dare continuità ad Alex e Romagnoli, poi si vedrà.

Ci sono novità sul recupero di Balotelli?
No.

Dove impiegherà Niang?
Come esterno, prima punta o seconda punta. Lui può fare tutti i ruoli e al Genoa lo ha dimostrato. Dove avremo più bisogno, lo metteremo.

Come trova Diego Lopez a livello di atteggiamento?
E’ un portiere importante che stimo molto. Il suo momento tornerà, ma adesso preferisco Donnarumma.

Che effetto le fa tornare all’Olimpico e sfidare la Lazio?
Sono già tornato all’Olimpico 10 volte… E’ casa mia ed è bello tornare lì, vedere i tifosi con cui sono stato 5-6 anni. Vincere sarebbe ancora più bello.

Che idea si è fatto delle difficoltà della Juventus?
Già ho problemi a casa mia, figurati se penso alla Juventus…


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