Keita, il fenomeno dell'Entella

L'esterno malese arrivato in Liguria da Parigi sogna in grande e di esultare come Ronaldo al primo gol
Keita, il fenomeno dell'Entella
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Seguire le orme di Ronaldo è più facile se si indossano le sue scarpe. Il ruolo non è lo stesso, ma la precocità, l’ambizione e la voglia di migliorarsi di Cheick Keita sono da Pallone d’Oro. Talento emergente della Virtus Entella, leva calcistica 1996, già otto presenze stagionali per un totale di ben 751 minuti giocati. «Gioco con le scarpe di CR7 anche se forse il più forte in assoluto è Messi, però quando segnerò il primo gol esulterò come il portoghese: incrociando le braccia e poi aprendole urlando». 

LA STORIA - Arrivato a Chiavari per una felice intuizione degli uomini mercato dell’Entella Superbi e Grammatica, è stato preso a parametro zero dai francesi del Monaco, che lo avevano lasciato libero, Cheick sta attirando su di se l'interesse di club di serie A e stranieri. Non a caso nella sede della società chiavarese prima di ogni gara casalinga arrivano numerosi accrediti da parte società blasonate per visionare l'esterno di sinistra: «Essere accostati a grandi squadre indubbiamente è un motivo d'orgoglio ma non mi lascio distrarre. Io devo pensare ad allenarmi, a migliorare ogni giorno e a fare bene con la maglia dell'Entella. Ovviamente il mio obiettivo è quello di giocare in serie A. Il sogno nel cassetto? Scendere in campo in una finale di Champions League». 

BRAVO RAGAZZO. Faccia pulita da bravo ragazzo, umile e volenteroso Keita ha in un talento del Real Madrid il suo punto di riferimento. «Il terzino più forte in assoluto è Marcelo, quando gioco mi ispiro a lui. Tento di studiarlo per tentare di carpirne i segreti. E’ un mostro di tecnica ed è affidabile in marcatura. Ecco, la fase difensiva è senz’altro un aspetto sul quale devo ancora migliorare».

PARIGI E IL MONACO - Dopo aver vissuto per anni nel centro di Parigi e giocato nel Monaco, il terzino francese si è adattato alla vita tranquilla di una piccola cittadina come Chiavari. «All’Entella sono arrivato grazie al mio agente, mio cugino Salif Bagayoko. Devo dire che un po’ la mondanità mi manca, però qui sto bene, ho molti amici e sto migliorando con la lingua. A Parigi, casa mia, tornerò a Natale, per fortuna la mia famiglia riesce a venirmi a trovare abbastanza spesso, siamo molto uniti, tra fratelli e sorelle, siamo in quattro». E’ quasi una famiglia invece la comitiva di ex primavera alla prima stagione in prima squadra. «Oltre a me ci sono Otin, Zigrossi e Gerli. Fabio si sta mettendo in mostra in modo incredibile. Scommetto che un giorno lo vedrò in serie A». E’ sulla buona strada anche il migliore amico e coinquilino di Cheick, quell'Ibrahima Sene Pape - centrocampista della Primavera - che è stato capace di segnare quattro gol nelle prime uscite di campionato e di far ingolosire numerosi club di serie A. «Sono felicissimo per Ibra, spero che continui così. Sia per la sua carriera, sia per la stagione: sta facendo benissimo e sono orgoglioso di lui». Cheick, un grande anche fuori dal campo. 


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