Mancini: «Pirlo è un campione»

Alla vigilia di Torino-Inter di domani il tecnico di Jesi ha lodato il centrocampista dei New York City che è stato accostato ai nerazzurri.
Andrea Ramazzotti
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APPIANO GENTILE - Conferenza stampa per Roberto Mancini alla vigilia del match di domani all'ora di pranzo contro il Torino. Il tecnico nerazzurro ha parlato anche di Andrea Pirlo.

Mancini, che settimana è stata per Icardi? La panchina con la Roma gli ha dato qualcosa in più anche in allenamento?
E’ stata una scelta tattica e può capitare di stare in panchina. E’ successo alla Juve a Morata e Dybala, al Milan a Luiz Adriano e a Jovetic a Bologna. Deve solo continuare a far bene e vedrete che segnerà molto. Vedrete che farà più gol di tutti anche perché noi dei suoi gol abbiamo bisogno.

VIDEO - LE PAROLE DI MANCINI SU ICARDI



Le piacerebbe avere Pirlo all’Inter?
Non ho mai parlato con Pirlo. Nel calcio tutto può accadere, ma per ora non è successo niente. Il campionato americano è finito e non so se vorrà riposarsi o no. Se deciderà di tornare in Italia per 5 mesi, magari ci sarà qualcuno che lo riporterebbe volentieri in Serie A. Non è un giocatore normale, ma un campione, ha indiscusse qualità tecniche e capisce il gioco prima degli altri. E’ andato in un campionato straniero e si sta riposando. In futuro cercheremo giocatori con queste caratteristiche perché abbiamo elementi molto fisici e muscolari che però da dicembre a marzo con i campi che saranno più pesanti ci saranno molto comodo.

VIDEO - MANCINI SU PIRLO ALL'INTER



Perché ultimamente ha fatto così tanto turn over?
Abbiamo fiducia in tutti i calciatori e hanno giocato tutti tranne Montoya che è un bravo ragazzo e un professionista serio. Spero che abbia la possibilità di scendere in campo anche lui. I cambi ci sono stati perché ci sono state tre partite ravvicinate e poi qui tutti meritano di scendere in campo per quanto lavorano.

In Inghilterra scrivono che Mancini siederà sulla panchina del Chelsea. E’ vero?
Basta perdere due partite e non lo scriveranno più.

Cosa manca all’Inter per essere la squadra più forte del campionato?
Non siamo la squadra più forte del campionato in questo momento. Ci sono squadre che hanno più certezze, che sono attrezzate meglio di noi e che sono insieme da più tempo di noi. Non so se possiamo diventare la squadra più forte: tutto può accadere, anche perché abbiamo giocatori bravi. Se riusciremo a restare in alto finché non miglioreremo, la situazione diventerà interessante.

Che avversaria sarà il Torino?
Giocare contro il Torino non è mai stato facile perché i granata hanno qualità che gli altri non hanno anche perché Ventura è bravo, conosce il calcio ed è furbo. Non sarà una partita semplice: il Torino lo puoi battere solo giocando bene, non dandogli spazio e facendo bene per 90’.

In cosa siete simili e in cosa siete diversi lei e Ventura?
Diversi… nell’età perché lui ha qualche anno più di me… Siamo simili perché abbiamo un pezzo di cuore blucerchiato visto che entrambi siamo cresciuti nella Sampdoria. Ventura è bravo perché ogni anno nonostante il Torino venda sempre due-tre giocatori fa sempre molto bene. Il Torino è un grande club e questa è una grande sfida, ma magari gliene arriverà un’altra ancora più grande.

Mihajlovic ha detto che la differenza tra il Milan e chi è davanti finora l’ha fatta la fortuna. Cosa risponde?
In una stagione c’è bisogno anche della fortuna.

Se arrivasse un’offerta da 45 milioni per Icardi lei cosa direbbe?
Non è il mio lavoro: io devo lavorare per far centrare alla squadra gli obiettivi prefissati.

Si aspettava risposte del genere da D’Ambrosio e Nagatomo?
Sono stati bravi loro perché D’Ambrosio e Nagatomo sono due professionisti esemplari che hanno lavorato bene anche quando non giocavano. Hanno avuto una chance e l’hanno sfruttata facendo le cose seriamente. Sono due ragazzi che meritano.

VIDEO - MANCINI: NON SIAMO LA SQUADRA PIU' FORTE



Quanto è cresciuta l’Inter? Dopo la sosta vedremo la squadra al top?
Abbiamo meno incertezze di qualche settimana fa, ma ci manca ancora qualcosa.

Come sta Medel?
Sta bene e non ha nessun tipo di problema.

Nelle ultime partite abbiamo visto un’Inter che cresceva alla distanza, nella ripresa. Qual è il segreto?
Con il passare delle partite la squadra cresce come condizione. La vedo una cosa abbastanza normale.

Kondogbia sta un po’ faticando. Perché?
Kondogbia è un ragazzo timido e sensibile. Per lui è solo questione di tempo. Fa degli errori, ma li fanno tutti.


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