Premio Facchetti a Donadoni: «Ci salveremo»

Il tecnico del Bologna, che ha ricevuto il premio Facchetti, sicuro: "La strada non sarà facile, ma sono convinto che resteremo in Serie A. Dobbiamo togliere le paure della classifica".
Andrea Ramazzotti
2 min

MILANO - Soddisfatto dell’inizio della sua avventura al Bologna, ma il cammino da fare è molto. Roberto Donadoni, al quale a Milan è stato consegnato il premio Facchetti, ha parlato del momento positivo della sua squadra: “Dopo le prime due vittorie adesso sempre tutto facile, ma in entrambe le occasioni abbiamo avuto un avversario che sullo 0-0 si è mangiato un gol davanti alla nostra porta. C’è stata anche una componente di fortuna. A Bologna ho avuto un’ottima accoglienza da parte dei giocatori e della dirigenza, ma sono stato agevolato dall’aver ereditato una formazione che grazie al lavoro di Delio rossi godeva di un’ottima salute fisica. Dal punto di vista mentale sto cercando di togliere le paure date da una classifica difficile. Al gruppo ho cercato di portare me stesso, tutto quello che ho vissuto nella mia carriera. C’è ancora tanto da soffrire e queste prime due vittorie non ci devono illudere. Sono convinto però che possiamo centrare l’obiettivo prefissato anche se il cammino non sarà semplice”.

PREMIO - Felice per la decima edizione del premio che gli è stata assegnata, Donadoni ha ricordato l’annata di Parma: “Le difficoltà ci sono state e nello spogliatoio abbiamo parlato tanto. Cosa dicevo per motivare i ragazzi? Di cose ne ho dette talmente tante che non me òe ricordo… Questo premio lo ritiro io e sui liberi della storia finisco io, ma lo condivido con tutte le persone che a Parma hanno mostrato lavorando sempre e con grande professionalità”. Il tecnico rossoblù ha parlato anche della strage di Parigi: “Sono state sacrificate tante vite umane, tanti giovani che rappresentano il nostro futuro. Gli Europei 2016? Se la Francia è la sede preposta è giusto che si giochi lì”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA