Inter, Biabiany è rinato: così ha vinto la partita del cuore

L'esterno francese si sta ritagliando uno spazio importante nella squadra nerazzurra e Mancini lo reputa fondamentale.
Inter, Biabiany è rinato: così ha vinto la partita del cuore© LaPresse/Spada
Marco Gentile
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MILANO- La seconda vita calcistica di Jonathan Biabiany è ricominciata il 23 settembre: Inter-Verona, Mancini gli concede 28 minuti e il pubblico lo accoglie in maniera speciale dopo il problema cardiaco che ne aveva messo in pericolo la sua carriera. Nell’estate del 2014 il classe 88 aveva già firmato per il Milan, ma tutto saltò in un baleno e la società rossonera virò su Giacomo Bonaventura. Nei giorni successivi si era parlato di affare saltato per “colpa” di Zaccardo che aveva rifiutato un suo trasferimento al Parma. L’ex ds della squadra emiliana, Pietro Leonardi, annunciò però che Biabiany sarebbe dovuto stare fermo per un periodo di tempo non precisato per un’aritmia cardiaca.

UN ANNO DIFFICILE- Il 23 gennaio del 2015 Biabiany annuncia, sul proprio profilo Twitter, che il problema al cuore è più grave di quanto si pensasse, ma tende a precisare che la sua carriera non è a rischio. Il francese ha passato un brutto momento, ma la sua forza d’animo, la sua grande determinazione e l’aiuto di persone care come la moglie, gli hanno permesso di tornare più forte di prima.

LA RINASCITA- L’Inter ha messo sotto contratto Biabiany, fino al 30 giugno del 2019, nel mese di luglio. Precedentemente, la società di Corso Vittorio Emanuele ha permesso al ragazzo di allenarsi ad Appiano Gentile e lo staff medico gli è stato vicino nel suo lento recupero. Chi pensava che il suo ingaggio, a parametro zero in quanto svincolato, fosse un’operazione per poi creare una plusvalenza si sbagliava di grosso. Mancini stima molto il giocatore e lo stava aspettando: fino a questo momento le presenze sono otto in stagione con un gol al Frosinone. Biabiany è cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e dopo averci già giocato nel 2010-2011, nella prima parte di stagione dove segnò anche un gol al Mazembe nella finale del Mondiale per Club, è tornato per restarci. Mancini ha ritrovato la sua freccia che contro Frosinone, Napoli e Genoa ha di fatto dimostrato di essere tornato ad ottimi livelli e di poter lottare per conquistarsi una maglia da titolare.


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