© LaPresseCom’era facile immaginare, gli impegni fitti di dicembre stanno aggiungendo nuove motivazioni al campionato sempre più coinvolgente. Il Cagliari che frena fuori casa non è una novità: Farias è sempre da applausi, ma non basta. Mutti incassa il 2º punto della propria gestione e il Livorno respira anziché accartocciarsi in una crisi senza ritorno che Panucci aveva in tutti i modi scongiurato.
JURIC-CRESPO - Complice una buona dose di sfortuna, Rastelli può solo accontentarsi di agganciare in vetta il Crotone, imbattuto da 6 giornate (migliore serie positiva in atto) che questa sera incrocia il Modena di Crespo rianimato dal successo sul Bari. Sarà un testacoda avvincente tra vecchi compagni, visto che Juric e Crespo hanno giocato nel Genoa di Gasperini, un altro buon amico della capolista pitagorica che farebbe bene a non fidarsi degli emiliani, compagine spesso spigolosa e convincente sul piano del gioco.
PRANO ALLO SCIDA - Nel secondo dei tre posticipi (domani c’è Novara-Trapani), Nicola e Bisoli, all’ora di pranzo al San Nicola, sono chiamati a ripartire dopo il turno infrasettimanale andato di traverso e due sconfitte inattese. Ora sentono entrambi sempre più il fiato sul collo di ambiziose antagoniste. Alla lista delle pretendenti alla volata per la A si reiscrive il Pescara che batte l’Entella con Memushaj e Lapadula: Aglietti non perdeva dal 2-4 di Trapani del 26 settembre e cade dopo 5 vittorie e 7 pari che avevano fatto gridare al miracolo.
FOSCARINI BRUCIA DRAGO - Sembra non farne più il Cesena affondato a Vercelli dal solito Foscarini, in età da pensione, come dice lui, ma sempre formidabile guastafeste. In coda esultano anche Ternana, Salernitana e Avellino. Il ritorno di Castaldo al gol dopo la lunga squalifica patita può rappresentare la vera svolta per Tesser che ribalta un Lanciano imperdonabile.