Prandelli boccia Balotelli: «Forse il calcio non è la sua priorità»

L'ex ct della Nazionale: «Potenzialmente è uno dei primi cinque giocatori del mondo»
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ROMA - Un ritorno di Balotelli in Nazionale? Prandelli è scettico: «È un giocatore a cui tutti vorrebbero dare dei consigli - dice l'ex ct della Nazionale a Radio Anch'io lo Sport - perché si intravedono in lui qualità che pochi altri hanno. Potenzialmente è uno dei primi cinque al mondo ma forse per lui, nella sua graduatoria di obiettivi, il calcio non è una priorità anche se ci auguriamo che possa esprimere tutta la sua qualità».

SuperMario è molto più attivo sui social che in campo: «Se il tuo obiettivo è diventare uno dei più forti del mondo, vai in campo e lavori con determinazione e carattere, il resto è coreografia». Giusta la scelta di Conte: «Se capisci che un giocatore dopo mesi di lavoro non entra in sintonia con la squadra... La squadra è la priorità, l'allenatore non è un procuratore, e il primo pensiero dei giocatori quando indossano la maglia e' il 'noi', non l'io».


JUVENTUS - La forza della Juventus «è la sua dirigenza». Parola di Cesare Prandelli, l'ex ct azzurro intervenuto al programma radiofonico 'Radio anch'io lo sport'. Prandelli ha esaltato la forza del club bianconero, «la differenza la fa la dirigenza, la società, la presenza quotidiana delle persone che sanno valutare il lavoro tecnico e della squadra, e ne condividono lo scelte. Una società che non lascia l'allenatore da solo in balìa di venti e risultati. In questo modo è più facile trasmettere ai giocatori la mentalità vincente». Prandelli ha citato come esempio la scelta del tecnico Allegri sugli uomini di attacco: «Ha scelto in modo preciso, quelli che caratterialmente potevano dare qualcosa in più e ne ha avuto un vantaggio straordinario. Con la sola abilità e tecnica individuale non vinci un campionato. Avete visto ieri Mandzukic come aiutava la squadra?».

CRITICHE INGIUSTE A MANCINI E ALLEGRI - Sono «ingiuste e lasciano il tempo che trovano» le critiche rivolte a Roberto Mancini e Massimiliano Allegri. «Loro non devono dimostrare nulla dal punto di vista della carriera. Le loro squadre sono di vertice, l'Inter è in testa, la Juve ha ritrovato il carattere che all'inizio forse non si vedeva». Secondo l'ex ct della Nazionale infine «Napoli e Fiorentina sul piano del gioco hanno dimostrato finora di avere qualcosa in più, ma nel nostro campionato a volte non basta il gioco, serve qualcosa di più. Ieri sera - ha proseguito Prandelli - la partita è stata in equilibrio, ma la Juventus ha voluto a tutti i costi vincere la gara».


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