ROMA - Il premier Matteo Renzi e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, incontreranno a Losanna il numero uno del Cio, Thomas Bach, il prossimo 21 gennaio per fare il punto sulla candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Lo ha confermato lo stesso Malagò al termine della riunione di Giunta del comitato olimpico.
LA SCELTA - «Tennis o nuoto al Foro Italico? Non è stato ancora definito al 100%, ci sono alcuni aspetti che stiamo verificando e entro la fine di gennaio dovremmo avere la chiusura del cerchio. Ma è chiaro che uno dei due dovrà andare da un'altra parte». Il presidente del Coni ha confermato il ballottaggio fra le due discipline sulle sedi di gara da inserire nel dossier della candidatura olimpica di Roma 2024. A livello logistico, Malagò ha riconosciuto che "fare campi da tennis da un'altra parte senza dubbio costa di meno rispetto alle piscine". «Non nascondo - ha aggiunto al termine della Giunta - che ci stiamo muovendo col massimo rispetto dell'opinione delle federazioni internazionali. Serve anche buon senso e rispetto del budget, dei vincoli dell'area e dei nuovi dettami dell'agenda 2020 del Cio. Vogliamo fare tutto nel pieno rispetto dei nostri interlocutori istituzionali. Noi comunque stiamo andando avanti con le autorizzazioni per la copertura del Centrale del tennis del Foro Italico con enti locali, sovrintendenza e ministero dei Beni culturali. Quello è comunque un impianto utilizzabile per più discipline sportive. Per i campi da tennis, considerando che il torneo olimpico è estremamente più ristretto rispetto a uno Slam, sarebbero più che sufficienti i campi che esistono oggi per gli Internazionali». Per quanto riguarda la vela, Malagò ha confermato che sono state individuate Cagliari e Bari come le possibili sedi di gara, «due luoghi che hanno le migliori condizioni climatiche per le competizioni olimpiche della vela nel mese di agosto. La federazione internazionale dovrà poi individuare quale delle due sarà la sede preposta, ma già possiamo dire che con questi luoghi la nostra è una candidatura top class, nessuno è come noi»
BELLE STORIE DI CALCIO- Alessandria e Spezia ai quarti di finale di Coppa Italia rappresentano "una bella storia di sport e di calcio". Malagò ha commentato così l'ingresso tra le migliori otto del tabellone "insegna che su una partita secca anche due squadre che non possono pensare di fare risultato invece riescono ad ottenerlo". Una storia che in Italia non si vive spesso mentre "all'estero questa è quasi una tradizione - ricorda Malagò a margine della Giunta Coni -. In Inghilterra, soprattutto, dove ci sono addirittura squadre che partono dai Dilettanti e poi riescono ad andare avanti, sia nella Coppa di Lega che nella FA Cup". Tuttavia, il numero uno dello sport italiano non ritiene indispensabile riformare la Coppa Italia per ridarle dignità: «Mi sembra che negli anni queste formule siano state viste e riviste a più riprese e non si possono accontentare tutte le varie istanze e richieste - conclude -. Le squadre più importanti non mi sembra non siano tutelate, perché entrano in campo solo in un certo momento e giocano in casa. Quindi tutto questo è solo merito di Alessandria e Spezia».