Cagliari implacabile: Rastelli allunga le mani sulla A

I rossoblù passano anche a Latina e si candidano per la volata decisiva per la promozione diretta.
Cagliari implacabile: Rastelli allunga le mani sulla A© LaPresse
di Tullio Calzone
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Non scontata ma mai sofferta, la vittoria di Latina certifica lo strapotere del Cagliari in questo campionato, lanciatissimo in fuga verso la Serie A. Rastelli allunga su Crotone - inchiodato in casa dal solito Foscarini già in passato indigesto ai calabresi - ora a -3 dalla vetta e, quello che conta di più, sul Pescara salvato da Lapadula al 93' nell'anticipo contro il Vicenza dell'ex Pasquale Marino e scivolato a -10 dalla capolista sarda dopo il secondo pareggio consecutivo. Un vantaggio cospicuo che permetterà ai sardi di affrontare la prossima sfida in programma proprio contro gli abruzzesi al Sant'Elia in assoluta tranquillità nel prossimo turno. Anzi, un eventuale successo di Joao Pedro e compagni spingerebbe il Cagliari a +13 sulla terza in classifica, in ogni caso il Pescara e dunque di fatto blinderebbe la promozione diretta. Intanto anche al Francioni la concretezza dell'allenatore corallino ha avuto la meglio, complici uno Storari in vena di prodezze e un Melchiorri tornato micidiale sotto porta come ai tempi migliori. Ma in realtà è stata tutta la squadra a convincere: la 6ª vittoria esterna stagionale, la 7ª nelle ultime 8 giornate, sono dati che confermano definitivamente la forza di questa squadra che ha, in realtà, dato la sensazione di avere la consapevolezza del proprio valore. Nel format a 22 solo la Juve di Deschamps, quasi dieci anni fa fece meglio, dopo aver convinto Buffon, Del Piero e Trezeguet a difendere lonore bianconero violato da Calciopoli. Il Cagliari, invece, funziona anche se esce Di Gennaro, non al meglio, e gli subentra uno sconosciuto come il diciottenne argentino Colombatto, altro talento svezzato dalla società del presidente Giulini capace di allestire un gruppo in tutto da A. E' toccato a Rastelli fare il resto. E, visti i risultati, non si può non dire: missione compiuta.  


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