Il capolavoro all'italiana di Roberto Donadoni

Con una solida organizzazione difensiva, il tecnico del Bologna blocca la Juve
Il capolavoro all'italiana di Roberto Donadoni© LaPresse
Alberto Polverosi
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La Juve si è fermata a Bologna. Dopo 15 vittorie consecutive, può capitare. Non dovrebbe capitare invece, a una squadra prima in classifica, di non tirare nemmeno una volta nello specchio della porta. L’unico intervento di Mirante è arrivato a 3 minuti dalla fine su una conclusionr di Morata che sarebbe andata fuori lo stesso. Diciamo che si è trattato di una parata precauzionale.
   Il Bologna ha fatto la partita giusta, la Juve no. La squadra di Donadoni, impeccabile nella sua organizzazione difensiva, non ha concesso niente ai bianconeri. Che hanno tenuto palla ma senza cattiveria, senza brillantezza, senza idee: magari nella mente aveva già il Bayern... Allegri ha schierato la squadra con Pereyra e ha tenuto Cuadrado in panchina, per gli acciacchi alla caviglia che lo hanno fatto soffrire tutta la settimana. Ma in panchina c’era anche Dybala e la Juve in attacco è stata pari a zero anche perché Zaza, il protagonista della vittoria sul Napoli, schierato stavolta dall’inizio ha deluso.
   E’ giusto sottolineare i meriti del Bologna e del suo allenatore. Ha un centrocampo di ragazzini (Taider è del ‘92, Donsah ‘96 e Diawara ‘97) che hanno giocato con grande personalità di fronte a Marchisio e Pogba. E quando una squadra è organizzata come quella di Donadoni (un capolavoro di calcio all'italiana), il compito diventa più facile per tutti. Fra i migliori, Morata per la Juve, Mbaye (classe ‘94, tanto per restare in tema) e Diawara per il Bologna.
   Il campionato non si sarebbe chiuso nemmeno con una vittoria della Juve a Bologna, ma ora si spalanca di nuovo alla possibilità del Napoli di piazzare il controsorpasso.
 


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