Ronaldo: «Pallone d'Oro? Prima conta la squadra»

Il Fenomeno, a Firenze per la cerimonia di ingresso nella Hall of fame del calcio italiano ha partecipato a un incontro con gli studenti delle scuole fiorentine e ha parlato di sé e della sua carriera.
Ronaldo: «Pallone d'Oro? Prima conta la squadra»© LaPresse
Andrea Ramazzotti
2 min

INVIATO A FIRENZE - Prima della cerimonia d'ingresso nella Hall of Fame del calcio italiano Ronaldo ha partecipato a una tavola rotonda con gli studenti fiorentini e ha parlato della sua storia nel calcio: "Al di là del soprannome (Fenomeno, ndr) ho sempre lavorato per migliorarmi, per raggiungere obiettivi importanti e per coronare il mio sogno, quello di vincere il più possibile. Il Pallone d'Oro? Conquistare premi individuali è bello, ma non la cosa più importante perché nel calcio gli obiettivi sono collettivi. Uno non può mettere al primo posto gli obiettivi personali perché vincere il Pallone d’Oro è possibile solo se la squadra, l’allenatore, il preparatore e tutti gli altri ti sostengono. Ci deve essere da parte del singolo riconoscenza verso gli altri membri del gruppo. Il Pallone d’oro ricompensa i sacrifici che uno fa ed è una gioia bellissima, ma non è mai stato il mio obiettivo: io ho sempre puntato solo a fare il meglio per la mia squadra. Gli infortuni? Ne ho avuti di gravissimi, tra cui una lesione al ginocchio che non aveva precedenti. La fede mi ha sempre dato una mano e il resto lo ha fatto l'amore per il calcio. Mi ha fatto sempre essere determinato a lavorare per tornare al top e sono stato premiato dalla vittoria del Mondiale. Il primo infortunio mi ha tenuto fuori 7 mesi e ho sofferto molto perché volevo tornare a tutti i costi a giocare. Il calcio era il grande amore della mia vita e ce l'ho fatta a rientrare".

TARDELLI - Insieme a Ronaldo sul palco c'era anche Marco Tardelli, allenatore dell'Inter quando il Fenomeno era infortunato: "Ho avuto la fortuna e la sfortuna di averlo come giocatore. La sfortuna perché lui era infortunato e l'ho incrociato solo sul campo da golf. Anche nel momento dell’infortunio però aveva il sorriso sulle labbra. Era amato dai compagni e quando sei amato dai compagni, loro si sacrificano per te. Come successo a Maradona".


© RIPRODUZIONE RISERVATA