Vocalelli: «Balotelli, impara da Buffon»

Il portiere della Juventus colleziona record, l'attaccante del Milan continua a sprecare occasioni
Alessandro Vocalelli
3 min

ROMA - Abbiamo sempre pensato che, nel calcio e non solo, contino le qualità. E l’età non sia una discriminante: l’entusiasmo, la dedizione, non dipendono mai dall’anagrafe. Ci sono giovani bravissimi, così come meno giovani motivatissimi. E la giornata di ieri ha finito per rendere questo banale concetto ancora più chiaro.

RECORD E OCCASIONI PERSE - Ricordate i Mondiali di due anni fa? La clamorosa rottura finale tra Buffon e Balotelli? Uno scontro secondo qualcuno anche generazionale, tra un campione che non sopportava di veder svanita una delle ultime grandi opportunità professionali e un giovane (secondo alcuni un giovane fuoriclasse) rigettato dal resto del gruppo. Ecco, ieri Buffon ha superato il record assoluto di imbattibilità nei campionati a tre punti - con 836 minuti di porta inviolata - e Balotelli ha perso l’ennesima occasione della sua carriera. Mihajlovic lo ha messo in campo per 55 minuti, finendo per pagare la sua scelta: SuperMario (?) ha camminato in maniera indolente, facendo infuriare i tifosi per la sua scarsissima disponibilità al sacrificio. L’esatto contrario, come dicevamo, di Buffon che al culmine di una carriera fantastica ha ancora la voglia di essere protagonista.

L'ESEMPIO - Un esempio per tutti e una fortuna per la Juve che, rispetto ad altre squadre, non ha solo grandi giocatori ma anche autentici leader. E così mentre la Juve si è ripresa il suo primo posto solitario, con Barzagli che ha emulato Bonucci come goleador in una difesa che protegge e sa anche farsi valere in avanti, il Milan è scivolato a nove punti dal terzo posto e a quattro dall’Inter, che battendo il Palermo ha dato seguito alla bella prestazione di Coppa Italia. Paradossalmente il Milan deve adesso guardare più indietro che avanti, visto che il Sassuolo si è rifatto sotto e insidia un potenziale piazzamento per l’Europa League.

JUVE, UN BUFFON DA RECORD

CANDREVA E STELLONE - Europa League che è rimasta invece l’ultima soddisfazione di una Lazio ormai svuotata in campionato e che soprattutto è arrivata a marzo senza una sua identità. Qualcuno ha capito chi è il centravanti o perché Candreva entra ed esce di squadra? Già, Candreva: uno di quelli su cui puntare le fiches di questo finale di stagione da salvare attraverso la Coppa. Si sta giocando invece tutte le carte a disposizione Stellone, che ha centrato una vittoria preziosissima con il suo Frosinone. Se i giochi in testa non sono fatti, in coda si sono clamorosamente riaperti. Sperano, e a questo punto tremano, in molti.


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