Nazionale, Tavecchio boccia Capello: «Voglio un tecnico federale»

Il presidente della Federcalcio sul prossimo ct della nazionale: «Dovrà tener conto di un compenso più basso rispetto a quello del tecnico uscente»
Nazionale, Tavecchio boccia Capello: «Voglio un tecnico federale»© Getty Images
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ROMA -  Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, è intervenuto ai microfoni di 'Radio Anch'io lo sport' rilasciando un'intervista in cui delinea l'identikit del successore di Conte sulla panchina della Nazionale:

«Ora sono alle prese con un pensiero, ricordo i grandi risultati del 1982 e del 2006 (gli anni delle vittorie ai Mondiali, ndr), abbiamo vinto con quella che si chiama scuola federale, che è costruita con una filosofia diversa da quella dei club, ed ha una spiccata appartenenza ai colori azzurri. E' quella che gli spagnoli chiamano la cantera. Il progetto di una cantera azzurra può essere recuperabile, l'avevo in mente già in passato. Per ora non ho fatto alcuna valutazione, non ho preso contatti o accordi con nessuno Stiamo investendo sulle strutture di Coverciano, sulla scuola e i corsi per allenatori. Da qui credo che bisogna ripartire». Le sue parole sembrano escludere i nomi che in questi giorni erano apparsi come i più 'caldi', e cioè quelli di Fabio Capello e di Roberto Donadoni, probabilmente anche per una questione di budget: «La prossima ristrutturazione non potrà permettersi il lusso dei compensi pagati finora». Di Biagio, attuale tecnico dell'Under 21, sembra rispecchiare a pieno l'identikit fornito dal presidente della Figc.

CONTE - Nonostante questo, il presidente della Figc ha precisato che fino ad ora «non sono stati presi contatti con altri allenatori» per il dopo Conte.

Sul tecnico salentino Tavecchio mostra un pò di delusione: «Sapevamo che il contratto di Conte era di due anni . Io speravo restasse, ma sapevo che l'impegno assunto da Antonio era biennale». Il capo della federcalcio riconosce la propensione dell'ex tecnico della Juventus per il lavoro quotidiano sul campo: «Credo che Conte senta il profumo del campo, dello spogliatoio, della quotidianità con i giocatori. Questo che gli ha fatto decidere di cambiare e andare in un grande club».

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FINALE DI COPPA ITALIA - Gli interessi della nazionale «sono sempre superiori» a quelli dei club, «per il futuro dovremo codificare questa condizione». Tavecchio si mostra particolarmente irritato per l'atteggiamento dei club rispetto alla proposta di anticipare la data della finale della Coppa Italia, in programma il prossimo 21 maggio e quasi concomitante con il raduno azzurro in vista degli Europei il 22 maggio:

«Sono rimasto sconfortato quando i tecnici hanno risposto un no secco alla domanda su un anticipo della data in cui giocare la finale. Non capisco. In futuro dovremo codificare che gli interessi superiori sono quelli della Nazionale, superiori anche a quelli dei club. Questa situazione oggi non è percepita».

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