ESCLUSIVA, Rivera ricorda Cruyff: «Unico, come il suo calcio»

L'ex campione del Milan incrociò il Profeta del gol nella storica finale di Coppa dei Campioni del 1969: «In quella sfida con l'Ajax capii che avevo di fronte un campione»
Pasquale Campopiano
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ROMA - Su youtube circola un video dal titolo "The Duel: Rivera vs Cruyff ~ 1969 EC Final", ma in realtà Gianni Rivera e Johan Cruyff furono avversari una sola volta, proprio in quella notte di Mardid del Bernabeu, il 28 maggio del 1969. Finale di Coppa dei Campioni, il Milan di Nereo Rocco batte 4-1 l'Ajax di Rinus Michels con Pierino Prati autore di una tripletta ispirata proprio da Rivera; dall'altra parte c'è un 22enne «che tocca la palla come raramente avevo visto fino a quel momento: era Johan Cruyff». Gianni Rivera comincià così il suo ricordo del campione olandese, al nostro telefono, pochi istanti dopo la sua morte.

CRUYFF, STRONCATO DAL CANCRO

JOHAN ERA UNICO - «E' una notizia che mi addolora molto, un altro grande del calcio ci lascia. Stiamo parlando di un campione che con la sua Olanda ha cambiato il calcio di tutti noi, e per questo sarà sempre ricordato con affetto da chi ha amato questo sport». Rivera che ricorda Cruyff è un'immagine che sa di calcio; un calcio fatto di qualità, di tecnica, di grandi giocate: «Qualcuno in quegli anni ci ha anche paragonato -  ammette Rivera - ma io credo che ogni calciatore a suo modo sia un universo a sè stante, così come ogni essere umano. Quel che è certo è che mi è bastato affrontarlo una semplice volta per capire che avevo di fronte un campione».

 

L'OLANDA CHE CAMBIO' IL MONDO - Rivera non ha dubbi: «Johan è stato in assoluto uno dei più grandi. Aveva delle qualità uniche ed è stato un calciatore con doti tecniche elevatissime. Da dirigente l'ho seguito di meno, perché poi ci siamo persi di vista, ma l'ho sempre stimato tanto». Dici Cruyff e pensi a quell'Olanda che rivoluzionò il calcio: «Era una squadra fortissima, sembrava destinata a vincere il Mondiale ma ci è andata soltanto vicina per due volte. Quella squadra aveva un potenziale altissimo e Cruyff ne era il simbolo. Erano loro così, non potevano esserlo tutti, ecco perché Cruyff e quella squadra saranno per sempre unici. Quelli che sono venuti dopo di loro e hanno provato a copiarli non sono mai riusciti a realizzare lo stesso prodotto».

IL MONDO DEL CALCIO LO RICORDA COSI'

CRUYFF IN UNA FOTO - Rivera, se dovesse conservare Cruyff in una foto, in un gesto atletico o in un un momento particolare...«Andrebbe bene qualsiasi scatto, sapeva fare tutto talmente bene, che qualsiasi foto scattata su una sua giocata lo rappresenterebbe alla grande».

LA MORTE DI CRUYFF

LA CURIOSITA' : QUELLA VOLTA CHE CRUYFF INDOSSO' LA MAGLIA DEL MILAN - Era il 16 giugno del 1981 e a San Siro c'era il Mundialito. I nostalgici se lo ricorderanno, il torneo che Berlusconi volle per iniziare la grande avventura del calcio in tv sulle sue rete. Si affrontavano squadre vincitrici della Coppa Intercontinentale e l'Ajax diede l'assenso per far giocare Cruyff con la maglia del Milan. Durò soltanto un tempo, quello giocato con gli odiati nemici del Feyenoord, e per la cronaca finì 0-0.


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